Alcune curiosità sul sonno in occasione della Giornata Mondiale

Alcune curiosità sul sonno in occasione della Giornata Mondiale

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E’ vero che il detto dice ‘aprile dolce dormire‘, ma in realtà è la primavera che porta questa sensazione e quindi già a marzo ci sono le prime avvisaglie.
Sarà per questo che la data scelta come Giornata mondiale del Sonno è stata fissata proprio il 17 marzo.
Si tratta di un evento annuale che ha lo scopo di richiamare l’attenzione sui disturbi connessi a un’attività che occupa un terzo delle nostre vite, ed è fondamentale per la salute e il benessere.

Proprio la primavera, induce una ventata di energia, ma questa, insieme a quella sindrome che sa tanto di ‘risveglio dal letargo’, porta ad un sonno disturbato, fino ad arrivare ad una vera e propria insonnia.
Luigi Innocenti, uno dei titolari e fondatori di Astro Italia, azienda specialista del riposo su misura, ha individuato alcune curiosità sul tema del dormire bene. Vediamole insieme.

Il sonnellino dopo pranzo aiuta a dormire bene. Non è un vizio per persone pigre: una pennichella a metà giornata aiuta a rilassarci e ad arrivare alla sera più disposti al sonno notturno. Ma non deve superare i 15-20 minuti.
Le donne dormono poco più degli uomini. Una mezz’ora in tutto: le donne tendono ad andare a dormire un po’ prima e si alzano poco dopo, secondo uno studio dell’Università del Michigan. Le donne risentono di più delle variazioni di luce e stagioni. Man mano che l’età avanza, abitudini maschili e femminili diventano più simili.
È vero che, quando non siamo nel nostro letto, dormiamo peggio. Una ricerca svolta alla Brown University di Providence, USA, e pubblicata su Current Biology ha evidenziato che, quando dormiamo fuori casa, l’emisfero sinistro del nostro cervello è semi-vigile e più attento ai rumori. Per questo, quando si è in hotel, è frequente svegliarsi poco riposati.
Essere mattinieri o tiratardi è questione di genetica. Sono state identificate dagli studiosi quindici regioni del DNA umano direttamente coinvolte nello svolgimento ritmi circadiani, quelli che fanno sì che alcuni di noi siano particolarmente attivi nelle prime ore del giorno e altri, invece, “ingranino” più tardi.
Per cominciare a fare yoga non è mai troppo tardi. Sono noti i benefici dello yoga e della meditazione per il benessere generale e la flessibilità del corpo. Per quanto riguarda la qualità del sonno, sono gli over 50 a ottenere i maggiori vantaggi: non si è mai troppo vecchi per raggiungere il benessere attraverso questi metodi di rilassamento.
Passeggiare favorisce il sonno. Bastano 15 minuti dopo cena e non solo si riuscirà a prendere sonno prima, ma anche la qualità e la durata risulteranno migliorati.
Il caffè aiuta a stare svegli, ma se il debito di sonno è troppo grande perde la sua efficacia. Gli studi dell’American Academy of Sleep Medicine evidenziano che il caffè perde il suo potere stimolante dopo solo due nottate con poche ore di sonno. Si sperimenta solo un effetto placebo.
Il sonno è una faccenda personale, al di là di queste curiosità e consigli, ognuno di noi sentirà i disturbi di stagione in modo diverso, non esiste la ricetta universalmente giusta per addormentarsi, ciascuno ha i suoi orari, il suo numero ideale di ore di sonno, ciascuno ha le sue preferenze in termini di materasso, che è migliore quando è realizzato su misura. 
Il metodo migliore quindi? Ascoltare il proprio corpo, dare attenzione ai suoi segnali e assecondarne le esigenze è il consiglio migliore per vivere al meglio l’arrivo della bella stagione.

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