Alghero, il paese catalano della Sardegna

Alghero, il paese catalano della Sardegna

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La Sardegna, si sa, è una terra meravigliosa sotto ogni punto di vista, dallo splendido mare, che ogni anno vanta molte bandiere blu (quest’anno se ne è aggiudicata 7), al divertimento fino alle specialità enogastronomiche.



Ovunque voi decidiate di andare quindi, vi troverete sicuramente bene, ma oggi voglio parlarvi di un posto che amo particolarmente e che spesso è meta delle mie vacanze: Alghero.
Alghero è situata nella parte nord-occidentale dell’isola, sotto la provincia di Sassari ed, una cosa che mi piace molto, è che ci si ritrova in una cittadina, la quinta della regione per numero di abitanti, con tutti i suoi servizi, ma senza il caos dei grandi centri urbani, e contemporaneamente si possono godere tutti i servizi di un posto turistico di mare. 
Inoltre un altro punto a suo favore è che è assolutamente facile da raggiungere da ogni parte d’Italia o del mondo, grazie all’aeroporto di Fertilia, posto appena fuori dalla città. Arrivati basta infatti uscire e sulla destra trovate gli autobus che con € 1,50 vi portano in 20′ direttamente nella zona del Lido, ovvero quella balneabile, o in via Catalogna, il cuore della città vecchia.
Alghero viene anche chiamata Barceloneta, cioè la piccola Barcellona, in quanto fu dominata per anni dai catalano-aragonesi e tuttora si risente di tale influenza, tanto che viene conservato l’uso della lingua catalana ed in città si trova ancora un monumento che riporta i colori della bandiera catalana con scritto ‘Alguer pays català de Sardenya‘ (Alghero paese catalano della Sardegna).
L’influenza spagnola comunque la sentirete ovunque girando nelle viette della città vecchia, che mantiene l’aspetto di una roccaforte circondata da mura medievali.
Partite dalla Porta del Mar e attraversando i vicoli di ciotoli arrivate fino al Duomo dove potrete ammirare il campanile catalano ottagonale della Cattedrale di S. Maria, splendida con la navata a cupola ottagonale in stile rinascimentale, l’abside gotico, l’altare tardo barocco ed il monumento funebre di M. Savoia.
Proseguite su via Principe Umberto per ammirare Palazzo Doria e Palazzo Vescovile, all’interno del quale c’è l’Archivio Diocesano. Procedete svoltando sulla via successiva e nel cuore di Alghero troverete la Chiesa di San Francesco. Esternamente è abbastanza anonima, ma vale una visita interna. Pur non essendo molto grande ha un altare originale in marmo bianco con una forma che ricorda un’arca ed una semplicità assolutamente piacevole, che spesso fa da cornice a concerti di musica classica. Non mancate di osservare la cupola realizzata con formelle colorate, simbolo della città, ed il chiosco adiacente alla chiesa.
Perdetevi poi nelle viuzze, dove potrete ammirare altri palazzi storici, negozietti tradizionali ed altri caratteristici, soprattutto quelli che si occupano della vendita di gioielli di corallo
Alghero infatti è il capoluogo della Riviera del Corallo, in quanto nelle sue acque è presente la più grande quantità del prezioso corallo rosso della qualità più pregiata, pescato tuttora da corallari subacquei, attività che con la lavorazione e la vendita, da secoli ha avuto una grande importanza di carattere economico e culturale, tanto che il ramo di corallo è inserito nello stemma della città.
Continuate la vostra passeggiata sui bastioni, col susseguirsi delle varie Torri, godendovi uno spettacolare panorama sul mare, con vista su Capo Caccia. Questo è uno dei posti preferiti sia dai turisti che dai locali, perché, oltre alla vista meravigliosa che ne fa già per questo un posto d’incontro, qui si possono trovare molti ristoranti e locali dove trascorrere la vita notturna.
Ad Alghero sono molti i ristoranti presenti per tutti i gusti e per tutte le tasche. Devo dire poi che anche quelli in zone turistiche, solitamente meno attenti alla qualità, sono ottimi. Tra quelli che ho provato e che mi sento di consigliarvi è il Ristorante Osteria Macchiavello, sui bastioni, quindi con ottima vista, buon cibo ed a pranzo un conveniente menù turistico. 
Se scendete dai bastioni, la prossima fermata gastronomica prima di iniziare la passeggiata che prosegue sul lungomare, è al bar focacceria Milese, un’istituzione ad Alghero, grazie alle squisite focacce sarde, che nulla hanno in comune a quelle che solitamente vengono mangiate negli altri posti. Innanzitutto perché da noi la focaccia è di consistenza morbida, mentre questa è in realtà un pane di grandi dimensioni e poco spessore farcito in vari modi. Scegliete il Milese, il cui ripieno consiste in tonno, uova sode, fette di pomodoro fresco, acciughe, rucola, cipolle e pancetta. Ok detto così sembra un po’ pesante, ma vi assicuro che, chi la assaggia la riprende.
Se volete un pasto più consistente fermatevi da Jo Pier, cucina eccellente, proposte classiche e menù a prezzo fisso ottimo e conveniente. Provate gli spaghetti allo scoglio, il fritto misto o la crema catalana. Volete un risotto alla pescatora? Io ne ho mangiato uno morbido e ricco di pesce, in un locale accanto, il Perbacco, all’apparenza sembra più un bar, e lo è, ma è anche un ottimo ristorante con prezzi interessanti.
Se cercate una trattoria un po’ particolare, fuori dai circuiti turistici, proseguite in via dell’Orto dove al civico 49 troverete Da Granada un locale senza tante pretese, dove gustare ottime pietanze grazie ad Angelo, che vi consiglierà il piatto migliore, mirato sulla spesa del giorno, il tutto con un occhio di attenzione ai prezzi.
State visitando il centro storico? Una pausa al ristorante pizzeria Regina Margherita, vale la pena, sia per una pizza napoletana, sia per i primi piatti soprattutto i paccheri al ragù di mare. 
Ma quali sono i piatti caratteristici, assolutamente da non perdere? Sicuramente la rinomata aragosta alla catalana, o piatti a base di bottarga, la fregola con cozze ed arselle o alla pescatora, il gattuccio all’agliata, il polpo soffocato. E per chiudere non può mancare un’ottima crema catalana ed un buon bicchiere di mirto.
Per chi è venuto a fare vita da mare, non rimarrà deluso. In città la spiaggia più rinomata è quella del Lido di San Giovanni, collegata alla città vecchia tramite uno splendido lungomare, dotata di una sabbia argentea e di servizi balneari. Sempre ad Alghero, ma nella parte opposta si trovano poi delle calette con uno splendido mare, ma prevalentemente rocciose, come La Calabona e Las Tronas.
Un consiglio però è quello di visitare le spiagge fuori dalla città, facilmente raggiungibili noleggiando un’auto o con i pullman che partono da via Catalogna.
Andate alla spiaggia di Maria Pia, caratteristica per la pineta alle sue spalle, o a quella delle Bombarde o del Lazzaretto, con la sabbia dorata, o ancora quella della Pelosa o della Pelosetta di Stintino con le sue spiaggia di sabbia bianca finissima ed il suo mare turchese.
Una visita la merita poi sicuramente Capo Caccia, un promontorio che si affaccia sulla rada di Alghero, che racchiude il Golfo di Porto Conte ed ai cui piedi sorgono moltissime grotte, tra cui la più nota, quella di Nettuno e la più grande grotta sommersa del Mediterraneo, quella di quella di Nereo.
Sicuramente in questa descrizione ho tralasciata qualche particolare, ma il concetto è che Alghero merita sicuramente una vacanza.






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