Quando i designer sfidano gli chef

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Succede anche questo durante il Salone del Mobile, leggi nelle presenze i nomi di celebri design e poi scopri che non ti vogliono presentare la loro ultima creazione, ma semplicemente divertirsi con celebri chef dietro ai fornelli.


Così da Donizetti, un concept store di cui vi ho parlato in occasione del l’inaugurazione avvenuta poco tempo fa, si è svolto ‘Mestoli e Compassi‘ un simpatico evento che vedeva quattro coppie sfidarsi in cucina, ognuna delle quali composta da chef e design.


Ed i nomi non erano proprio di quelli sconosciuti…. Ecco gli abbinamenti: Pino Cuttaia-Carlo Colombo, Piero Leemann-Toshiyuki Kita, Sergio Mei-Ludovica e Roberto Palomba, Ernst Knam-Giulio Iacchetti.

Si parte da Pino Cuttaia e, non posso credere ai miei occhi, sta facendo preparare a Carlo Colombo il suo celebre uovo di seppia. Per la verità, da come il designer è in difficoltà a sgusciare l’uovo, credo che abbia contribuito ben poco.



Questo piatto, è stato l’immagine rappresentativa dell’ultima edizione di Identità Golose e ricordo che già allora che mi sorprese per l’idea assolutamente creativa di riprodurre, con la seppia ed il suo nero, un uovo assolutamente perfetto.

Cambiamo postazione ed incontriamo Sergio Mei indaffarato con Ludovica e Roberto Palomba in una situazione opposta alla precedente. Qui i designer si vede che sono abituati ad avere le mani in pasta. La melanzana fritta che fa da base al piatto è pronta, si stanno posizionando sopra le knell di ricotta di pecora e la ventresca di tonno lasciata marinare. 
Tra un appassionato assaggio e l’altro, è compito di Roberto l’impiattamento e opta per decorare con pomodorini caramellati con scorze d’arancia e olio al finocchietto che forma delle spirali nel piatto.
Intanto arriva la concorrenza. Piero Leemann e Toshiyuki Kita sono pronti col loro finto sushi e che dire…siamo tutti sorpresi dal tripudio di colori. La loro presentazione infatti è un sushi, dove però ci sono più alimenti abbinati al riso, e non si tratta di pesce, ma di frutta e verdura.
E mentre tutti i piatti venivano presentati e premiati, quello di Ernst Knam e Giulio Iacchetti si faceva un po’ attendere per i tempi tecnici dell’abbattitore, ma da due grandi maestri nei loro campi quali sono, l’attesa non poteva che essere premiata.
L’ospite a sorpresa, questo il nome del dolce presentato, era pura poesia. Un tortino al cioccolato dal cuore morbido, con la base imbevuta nel caffè (Donizetti, questa era la sorpresa) e peperoncino, servito con una salsa di lamponi e frutti della passione. Le parole non possono esprimere la bontà di questo dolce.
Che dire quindi, ringrazio Donizetti per la simpatica serata, gli chef presenti che riescono sempre a stupire con le loro creazioni ed i designer che, chi con più, chi con meno successo, ha contribuito alla riuscita di meravigliosi piatti.

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