Visitare Madrid, tra arte, architettura e movida.

Visitare Madrid, tra arte, architettura e movida.

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Innanzitutto scusate se vi ho un po’ trascurato negli ultimi giorni, ma come sicuramente una parte di voi, ho trascorso queste festività natalizie all’estero e quindi la curiosità di scoprire nuove cose ha prevalso su quello della scrittura.
La tradizione vuole che ogni Natale visiti una nuova capitale europea e quest’anno la scelta è ricaduta su Madrid. Premetto che sono un’amante della Spagna, adoro Barcellona, frequento spesso Valencia, sono rimasta affascinata da Saragozza. A Madrid finora avevo invece dedicato una velocissima visita in transito per un altro viaggio.
Devo dire che sono rimasta conquistata dal suo fermento, dovuto sicuramente al turismo, ma non solo. La città poi è sicuramente da non perdere dal punto di vista architettonico, grazie al mix di stili che si possono ammirare.

Non mancano poi le mostre d’arte. Da non perdere una visita al museo più conosciuto, quello del Prado per ammirare i lavori di Goya, Velasquez, Rembrant, a quello che ho preferito, il museo Thyssen Bornemisza, dove poter osservare i dipinti più belli dal Rinascimento alla Pop Art, al museo della Reina Sofìa, dove poter contemplare, tra gli altri, El Guarnica di Picasso.
Oltre le mostre permanenti di questi tre celeberrimi musei però, vi sono altre esposizioni temporanee che vale la pena vedere. Per gli amanti della moda, alla Fundaciòn Mapfre, potete assistere alla mostra gratuita dedicata a Jean Paul Gaultier, mentre Palazzo delle Telecomunicazioni, in Plaza de Cibeles, che vale una visita indipendentemente dalle mostre, potete ammirare l’esposizione ‘¿Cazadores de tendencias? Los nombres esenciales de la moda española’, dedicata agli stilisti spagnoli. 


Da non perdere se andate in questi giorni anche il Presepe napoletano o le altre esposizioni proposte ai vari piani per terminare con una visita al belvedere posto all’ultimo piano, dove potete ammirare una splendida vista sulla città.
Se invece siete amanti del cinema, quello italiano, soprattutto quello degli anni ’50 e ’60, non potete perdervi l’esposizione ‘Los años de la Dolce Vita, che veste le pareti della sala Canal de Isabel II. I fotografi Marcello Geppetti, Arturo Zavattini e Lino Nanni ci mostrano le immagini delle prime dive o le scene rubate dai paparazzi durante l’epoca d’oro del cinema italiano e europeo.
Alimentarmente Madrid, non ha bisogno di presentazioni, si va dalle cervecerie, da quelle storiche a quelle moderne, con proposte molteplici di tapas, alle catene, su cui spicca il Museo del Jamon, dove in mostra ci sono centinaia di prosciutti, dal serrano all’iberico, proposto in varie soluzioni, ai ristoranti con le più svariate proposte sulle quali predomina la classica paella.

Tra i vari posti dove ho mangiato c’è stato il Botin’, ristorante che mi ha incuriosito perchè si propone come il più antico del mondo e per la specialità della casa: il maialino da latte. Non mi ha convinto fino in fondo, ma una visita la vale. Assolutamente da prenotare perchè le code sono importanti, soprattutto di giapponesi, e per questo l’ho subito classificato come il classico posto ‘per turiisti’. In realtà guardando la clientela è ad alta percentuale madrilena. Il maialino è veramente ottimo, anche se, a prima vista il piatto sembra esagerato, ma quello che mangerete sarà assolutamente esiguo.

Per soggiornare ci sono molte proposte, io mi sento di consigliarvi, per una visita generale della città, la zona della Gran Via, perchè è comoda per girare ogni quartiere a piedi. E’ il giusto crocevia infatti, per visitare la Madrid storica, la zona dei Musei, o quella dello shopping elegante, cioè il Barrio de Salamanca.

Un ultimo consiglio. Se il periodo del soggiorno ve lo consente, non perdetevi una visita a Toledo. Raggiungibile in meno di un’ora col treno dalla stazione di Atocha o in pullman da Plaza Elìptica, vale sicuramente il viaggio, soprattutto per ammirare la splendida cattedrale o il quartiere ebraico e la sua sinagoga.  
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