Taste 2026. Arriva il “Cibo Vero” a Firenze

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Taste 2026

Firenze si prepara a rimettere il grembiule da capitale del gusto. Dal 7 al 9 febbraio 2026, la Fortezza da Basso ospiterà la 19ª edizione di Taste – In viaggio con le diversità del gusto, il salone firmato Pitti Immagine che è ormai un punto fermo nel panorama enogastronomico internazionale.

Il Tema: “True Food” – L’Essenza del Gusto

Diciamocelo chiaramente: in un mondo dove ogni piatto è ormai uno show sui social, Taste 2026 sceglie di andare controcorrente e di puntare sull’autenticità.

Il tema di quest’anno è “True Food” (Cibo Vero), un invito a riscoprire la materia prima nella sua essenza più schietta.

Dimenticate i fronzoli e le messe in scena esagerate. La nuova campagna di comunicazione, scattata da Maison Racine con la direzione creativa di Francesca Sar, affidata al linguaggio potente della fotografia, celebra ingredienti semplici e iconici come il pane, il formaggio, il cacao e l’anguria, immortalati in scatti che ti fanno quasi venire voglia di allungare la mano.

L’obiettivo è chiaro: mostrare il cibo “per come è davvero, senza trucchi“.

Toccare, assaporare, mangiare con gli occhi. Il cibo, lo sappiamo, nutre non solo il corpo ma anche l’immaginario, ci connette ai bisogni primari, ai luoghi del ricordo, alle esperienze fatte. Il cibo è materia prima: forma, sostanza, sapore.

Credits: AKAstudio-collective

Il Percorso in Fortezza: Mappa del Gusto 2026

Grandi novità attendono i visitatori già dall’arrivo. L’ingresso a questa diciannovesima edizione di TASTE avverrà da Porta Santa Maria Novella.

Dopo la registrazione, il cuore pulsante della manifestazione sarà il Padiglione delle Ghiaie. Questo spazio assume un ruolo sempre più centrale, fungendo da vero e proprio punto di incontro per il pubblico.

Qui si terranno presentazioni, eventi e talk, e da qui partirà ufficialmente la visita al salone. Sul palco dell’Unicredit Taste Arena si alterneranno il guru del gusto Davide Paolini con i suoi celebri Ring e tanti altri protagonisti del mondo food.

Inoltre, nello spazio dedicato a Filippo – Ristorante a Pietrasanta, andranno in scena i celebri piatti made in Versilia.

Il TASTE TOUR tra le aziende prende il via al Piano Attico del Padiglione centrale con il mondo dei salati, per poi proseguire al Piano terra e passare gradualmente al Padiglione Cavaniglia dove trionfano i sapori dolci.

Non mancherà, inoltre, un’interessante area pensata per momenti di consumo speciali come le colazioni e i break, dove i due sapori convivono.

Sempre al Cavaniglia, la sezione TASTE SPIRITS si consolida con oltre trenta etichette tra gin, vermut, amari e distillati.

La sua vocazione? Mettere in luce aziende monoprodotto piccole con una grande storia da raccontare, gemme preziose del Made in Italy che brillano di botaniche e voglia di sperimentare.

Taste 2026. Un Viaggio di Sapore e Affari

Credits: AKAstudio-collective

Taste non è solo una vetrina per i foodies più incalliti, ma un vero e proprio salotto di business per l’alta gastronomia.

Oltre 750 aziende saranno presenti alla manifestazione. Produttori di eccellenza da tutta Italia, con un’attenzione particolare alle storie di filiera, all’artigianalità e alle “eccellenze dimenticate”.

Ci saranno anche più di 100 nuove aziende selezionate con cura dal team Pitti.

L’evento sta diventando sempre più internazionale: nell’edizione precedente i buyer esteri sono aumentati del 24%, a conferma del forte richiamo del Made in Italy autentico.

Talk e Incontri al Padiglione delle Ghiaie

Credits: AKAstudio-collective

Il Padiglione delle Ghiaie, ribattezzato Taste Arena, sarà il vero e proprio “luogo dei confronti” sui temi più caldi e attuali legati al cibo.

L’edizione 2026, incentrata sul “True Food”, proporrà dibattiti, presentazioni e masterclass con esperti e protagonisti di alto livello, tra cui nomi noti come Davide Paolini con i suoi Taste Ring.

Ecco alcuni dei temi centrali che verranno esplorati:

True Food Ambassadors: Il Made in Italy nel Mondo: Un dibattito cruciale sulla percezione, la valorizzazione e, soprattutto, la protezione delle eccellenze italiane sui mercati internazionali, con un focus sul lavoro dell’Agenzia ICE nel supportare l’export.

True Food for Change: Clima e Filiera: Sarà affrontato l’impatto del cambiamento climatico sull’intera catena di produzione alimentare, dalla coltivazione alla tavola, cercando soluzioni innovative e sostenibili.

 L’Innovazione del Gesto: Spazio a talk dedicati a tecniche particolari e nuovi approcci, come le fermentazioni, la trasparenza negli ingredienti e l’uso delle fragranze nel piatto, valorizzando al contempo le radici storiche della cucina.

Taste Spirits: L’area dedicata a distillati, liquori artigianali, gin e amari ospiterà masterclass e degustazioni guidate, per approfondire la cultura del “bere bene” e l’evoluzione di questo settore.

Non Solo Fortezza: L’onda di “Fuori di Taste”

Quando i battenti della Fortezza chiudono, la festa del gusto si sposta in tutta Firenze con il ricco calendario di “Fuori di Taste”.

Questo circuito di eventi è l’occasione perfetta per il grande pubblico per vivere l’atmosfera del Salone, con un mix di alta cucina, cultura e convivialità.

Cosa aspettarsi per le vie di Firenze:

  • Cene a Tema: Ristoranti, bistrot e locali della città ospiteranno chef e produttori del Salone per creare menù esclusivi o cene a quattro mani, spesso incentrate sul tema del True Food.
  • Degustazioni Speciali: Boutiques del gusto, enoteche e gastronomie propongono assaggi guidati e presentazioni di nuovi prodotti, offrendo un’esperienza diretta con le eccellenze in mostra.
  • Contaminazioni Culturali: Non mancheranno eventi che fondono cibo con arte, design o artigianato, trasformando gallerie e spazi non convenzionali in luoghi di incontro gastronomico.

In sostanza, Taste 2026 non è solo una fiera, ma un vero e proprio laboratorio a cielo aperto che analizza il cibo in ogni sua sfaccettatura, dalla sostenibilità all’estetica, tenendo sempre come bussola l’autenticità. Preparatevi dunque a tre giorni intensi di assaggi, scoperte e riflessioni sul futuro del cibo.

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