Davide Oldani e le eccellenze di Golosaria

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Quando si parla di Golosaria, si parla del suo ideatore, Paolo Massobrio, e del fido Marco Gatti, entrambi giornalisti enogastronomici, ma soprattutto scopritori di produttori di alta qualità.
La nota rassegna si prepara a tornare a Milano, dal 5 al 7 novembre, dove, negli spazi del MiCo – Fieramilanocity, 300 artigiani del gusto selezionati dal best seller ‘IlGolosario’, saranno raccolti in isole merceologiche che permetteranno di approfondire il concetto di cibo come fattore di civiltà.
Sarà proprio questo il tema dell’edizione 2016, “Dal cibo, le civiltà”. Spazio quindi alla civiltà del latte e dei formaggi, della norcineria, della carne, della panificazione, ma anche del pesce, dei dolci e dei lievitati, delle paste e dei cereali, degli oli, del cioccolato, dell’acqua, dei distillati e delle birre artigianali. 
Presenti anche 100 cantine e due importanti Consorzi, quello del Barbera d’Asti e Vini del Monferrato e quello dell’Oltrepò Pavese.
L’Oltrepò ha 3.500 ettari di vigneto e l’obiettivo è quello di valorizzare il proprio territorio ed i propri vini, rivolgendosi soprattutto ad un genere di clientela finale identificato con i millennians. 
Vanno conquistati in primis dalla qualità che rende già speciali il Pinot nero, la spumantistica e la Bonarda, ma i consumatori di domani vogliono la storia, la cultura del vino, il packaging. 
Scopriremo poi che marchio condiziona chi beve e che il mondo del vino, comunica male con quello della cucina, mentre dovrebbero dialogare maggiormente. 
Il barbera inveceè il vitigno più diffuso sul territorio piemontese: il 35% della superficie pari a 50mila ettari concentrati soprattutto nel sud del Piemonte, tra Astigiano e Alessandrino. il Monferrato, dove è possibile trovare due denominazioni principali: la Barbera d’Asti e la Barbera del Monferrato.
Durante Golosaria ci sarà quindi modo di assistere a show cooking, wine tasting e degustazioni. 
Un grande spazio verrà riservato anche al riso, con tante novità, come i degustatori, e la presenza del più importante importatore giapponese oltre a due produttori nipponici.
L’olio verrà rappresentato da 23 realtà provenienti da tutta Italia ed un altro spazio da non perdere riguarda le biodiversità nei formaggi, così come merita attenzione la grande cucina e la cucina di strada con un’area master.
Fra i tanti appuntamenti alcuni sono rivolti alle famiglie che arrivano con bambini. 
Sabato pomeriggio si svolgerà l’evento ‘Siamo alla frutta’ mentre domenica pomeriggio, Grana Padano sviluppa un format per le famiglie, una merenda per super eroi.
Golosaria è anche benessere con acqua Lauretana, l’acqua più leggera d’Europa e Pedon con i suoi cereali, che con Arclinea organizza show cooking tisane ecc.
Alla presentazione della manifestazione ha presenziato Davide Oldani, lo chef, o meglio cuoco, che sarà coinvolto con show cooking con pentole Agnelli e Kartell, ma soprattutto in linea con la filosofia della manifestazione.
Oldani sottolinea che per lui è molto importante la sensibilità dello stare bene a tavola, che si deve sposare con la realtà del mestiere del cuoco, nella semplicità di un progetto italiano. 
L’italianità va tenuta stretta – sostiene lo chef e più che cucina regionale, bisogna parlare di prodotto tipico, la ricetta diventa più personale. Il nuovo D’O ha questa filosofia, è sviluppato nella sezione di una casa tipica italiana con tinello, soggiorno, cucina, sala da pranzo. 
Il suo messaggio è che si deve cucinare con pochi prodotti, di ottima qualità. Altro punto importante è il rispetto dei tempi nel servire in tavola, che fa parte dell’ospitalità è il tempo che definisce la nostra vita. La prima parte di portate va
servita più velocemente perché se attendi troppo, abusi del pane o del vino e apprezzi meno il resto.
È iniziata quindi l’era della distintività, non c’è più cucina regionale, ma prodotti tipici e cuochi che ormai utilizzano tecniche prese da tutto il mondo, con ricette differenti, personali. Il punto primo da cui partire, sono le materie prime. Abbiamo una biodiversità unica al mondo, dobbiamo solo imparare a valorizzarla.
E durante la conferenza sono stati premiati anche due realtà che rispecchiano a pieno la filosofia della manifestazione: Donato Turba, dell’Antica Macelleria Turba di Rivolta d’Adda, che ha presentato un violino, ovvero un prosciutto di pecora realizzato ancora in modo assolutamente artigianale ed Emma Marveggio di Sciatt à Porter, bottega di qualità dedicata alla Valtellina e al meraviglioso street food di montagna, nel cuore di Milano.
Il programma è consultabile su www.golosaria.it
5.6.7 novembre 2016
Golosaria Milano 
MiCo – Milano Congressi 
INGRESSO PUBBLICO: via Eginardo (GATE 3) 
MM5 Lilla – fermata Portello 

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