Food & Beverage Notebook: News luglio ’22

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Il Ristorante – Caterina Formentera – Tradizione dal 1957 ‘Il Caterina’

Formentera è sempre più la meta preferita per il turismo italiano, che su questa meravigliosa isola può continuare a godere della cucina di casa. Al Km 12.3 di Es Calò, si trova il ristorante Caterina Formentera – Tradizione dal 1957, dei fratelli Trisorio, ormai talmente familiare, da essersi aggiudicata il nomignolo di “Il Caterina“.

In un’atmosfera di romanticismo e tranquillità, visto che il locale è immerso nel verde della pineta di Es Calò, lontana dai centri della movida, si potrà godere di una cena unica, con una proposta culinaria che ha le sue radici nella tradizionale italiana, ma muove i rami e le foglie in una direzione prettamente moderna.

Il menù segue il concetto del ‘fatto in casa’, partendo proprio dal pane e dalla focaccia in stile pugliese, i primi piatti, fatti per lo più a mano, si sviluppano con strozzapreti cacio pepe e polpo, spaghetto alla carbonara di gamberi, tagliatelle al nero di seppia con crudo di gamberi, pane tostato al profumo di acciughe e crema alla curcuma e lemongrass.

I secondi proposti sono il filetto alla Wellington in stile Caterina, pancia di maiale con fondo bruno, millefoglie di spigola con spinaci in foglia saltate e il tonno inverso, ma non dimentica la tradizione locale, dal pesce freschissimo, all’utilizzo dei fichi di Formentera, una delle coltivazioni più antiche dell’isola, regalando una produzione di frutti molto saporiti e un panorama verde e suggestivo.

Da sempre i dolci sono la firma che più contraddistingue il menù del Ristorante Caterina, giocando sia con i nomi che con i sapori e la scelta avviene tra il sigaro di cioccolato al profumo di Montecristo, la gallina ha fatto l’uovo e la cheesecake all’italiana con fichi caramellati.

Gli arredi sono in stile shabby chic dai toni che vanno dal bianco, al verde salvia con punte di legno, creando un’armocromia perfetta con la natura che circonda il ristorante. L’illuminazione si avvale di luci calde e candele che rendono la cena un momento romantico per le coppie, ma anche per serate in compagnia di amici.

Per finire una curiosità: ‘Il Caterina’ offre anche il cinema all’aperto, dove proietta nella privacy, film d’essai, ovvero di arte e di prova, per incrementare quell’atmosfera unica e incantata di cui si è goduto durante la cena.

Lo Chef – Pierre Baldelli

Pierre Baldelli, classe 1965. originario di St Cloud (Parigi) ha alle spalle una carriera da Maitre D’ da oltre 40 anni iniziata in un bistrot del capoluogo francese. Trasferitosi in Inghilterra nel 1986, lavora a Weston Manor, Oxon, prima di unirsi all’acclamato chef due stelle Michelin, Raymond Blanc nel 1989 a Le Manoir aux Quat’Saisons.

E arriviamo ai giorni nostri, con l’annuncio dell’apertura a Montecarlo del suo primo ristorante, il Chez Pierre, situato all’interno dello shopping centre Metropole. Intimità e raffinatezza descrivono, in un perfetto equilibrio stilistico, il nuovo locale guidato da Baldelli e dove l’Head Chef Stephane Goudé propone una cucina francese e piatti internazionali.

Chez Pierre è uno spazio avvolgente, dalle tonalità vibranti, che invita a momenti di emozione. Dal concept alla realizzazione, lo studio di architettura Vudafieri-Saverino Partners ha ideato un progetto che interpreta la storia e la passione di Pierre Baldelli, portando gli ospiti in un viaggio tra Montecarlo, Parigi e Londra, città in cui si è formato.

Lo spazio, 50 coperti e 6 sgabelli bar, è caratterizzato da un’atmosfera dal fascino retro grazie al  pavimento a losanghe in marmo bianco e nero, e alla tonalità del rosso rubino intenso, scelta anche per gli sgabelli bar in contrasto con il tono neutro del tessuto Alter Ego di Dedar, materico e cangiante, che riveste i pannelli a parete.

Sperimentazione e innovazione, linee e forme sinuose, colori accesi e pattern geometrici diventano portavoce di idee ed emozioni: del racconto di un’esperienza gastronomica memorabile.

La Verdura – Il Cetriolo Barattiere

Si tratta di una cucurbitacea dalla duplice natura, sospesa tra l’essere un po’ melone e un po’ cetriolo, il barattiere ha origini pugliesi, dove si usa consumarlo quando la buccia è ancora verde e la polpa croccante, proprio come si fa col cetriolo, ancora piccolo e immaturo.

In questo caso si mangiano anche i semi raccolti nella parte centrale, chiamati “caviale verde”. Via via che matura il colore vira verso il giallo e la polpa diventa più morbida e dolce. Si può quindi usare più come cetriolo, in insalata con altri ortaggi, pinzimoni, frullati vegetali oppure come melone, ridotto in tocchetti e inserito nelle macedonie di frutta o nei sorbetti.

Tra le sue caratteristiche nutrizionali bisogna sottolineare che contiene meno zuccheri del melone cantalupo e quindi è perfetto per chi deve stare molto attento alla glicemia, inoltre sono presenti sostanze antiossidanti, come la clorofilla e i carotenoidi (la prima soprattutto quando è ancora verde, i secondi man mano che ingiallisce), molti minerali, è una buona fonte vegetale di calcio e potassio, e oligoelementi come zinco, rame, magnesio, ferro e boro.

Il barattiere merita quindi di essere scoperto, tanto che da qualche tempo viene venduto anche fuori dalla Puglia. Da un paio d’anni si coltiva anche nell’orto di Venissa, un progetto di recupero agricolo e ospitalità sostenibile sull’isola di Mazzorbo (VE), dove rende meravigliosamente anche (e soprattutto) in queste estati caldissime e secche.

Al Ristorante Venissa, gli Chef Chiara Pavan e Francesco Brutto sono partiti da questo vegetale per creare un piatto che, da un lato, vuole raccontare i sapori della tenuta in questa stagione, e dall’altro descrive il cambiamento climatico in atto.

Dal cetriolo crudo viene fatta una sfoglia servita con le piante alofite che crescono nella tenuta, come la salicornia, la portulaca di mare e la salsola kali (un’erba della famiglia degli agretti): piante che in questo momento resistono meglio alla mancanza d’acqua e all’altra concentrazione di sale nel terreno. La sfoglia è poi guarnita con salsa alla zucchina e salsa di cozze e servita fredda. Un piatto fresco ed estivo, emblema perfetto della cucina ambientale di Venissa.

Il Gelato – Cioccolatitaliani presenta il gelato al gusto Cedrata Tassoni

Ogni estate viene presentato un nuovo gelato, ma quello nato dalla collaborazione tra due brand dell’eccellenza italiana, porterà attimi di pura gioia nell’estate 2022: Cedrata Tassoni, storica bibita al cedro, e Cioccolatitaliani, uno dei maggiori retailer di gelato in Italia e all’estero, propongono un nuovo gusto creato dall’incontro tra l’inconfondibile Cedrata e il gelato.

Nasce così il gusto Cedrata Tassoni, una ricetta rinfrescante, creata dal Maestro Roberto Lobrano, punto di riferimento della cultura italiana del gelato, sviluppata grazie al delicato equilibrio tra la bibita originale e il succo del lime che aiuta ad esaltarne le caratteristiche citriche e dissetanti.

Per ottenere in modo naturale il colore originale Tassoni, è stato aggiunto qualche pistillo di zafferano. Il risultato è un bouquet aromatico e una colorazione del tutto simile a quella originale, ma con la freschezza e la cremosità tipica del gelato di Cioccolatitaliani.

Una novità che rende omaggio ad un brand che accompagna da due secoli gli italiani, con una lunga storia fatta di tradizione artigianale, materie prime esclusivamente naturali e una ricetta inconfondibile. Questi gli ingredienti della straordinaria avventura di Cedral Tassoni, nata nel 1793 a Salò, sulle sponde del Lago di Garda, ed entrata a far parte del Gruppo Lunelli nel 2021. 

Il nuovo gusto è disponibile fino al 15 settembre negli oltre 30 punti vendita sul territorio italiano.

Il locale – Backdoor 43

Quattro coperti x quattro metri quadrati, gli hanno fatto conquistare il titolo di ‘cocktail bar più piccolo del mondo’, ma Backdoor 43, locale del Gruppo Farmily, deve la sua fama non solo per questa curiosità, ma soprattutto per la proposta di oltre 200 etichette di whisky provenienti da tutto il mondo.

Situato in Ripa di Porta Ticinese, a Milano, al civico 43, nascosto dietro una vecchia porta in legno sui Navigli, si trova questo indirizzo mignon, che di diritto è entrato nella World 50 Best Discovery Chart, la classifica dei migliori locali al mondo.

Il concept è semplice, un solo locale, due maniere di viverlo: il servizio take-away e il servizio all’interno, esclusivo, dove il cliente può concedersi un momento di relax a fine giornata, scegliendo la musica preferita, mentre si gusta un ottimo drink.

Le regole da seguire sono poche: si entra solo su prenotazione. Ottenuto uno slot, il Backdoor 43 resta a disposizione del cliente per un massimo di un’ora.  Se si rimane all’esterno si può vedere il volto del barman, ma non prima che abbia indossato la sua maschera di Guy Fawkes (V per Vendetta).

Si tratta di un’esperienza unica, catapultati in un mondo parallelo fatto di boiserie e oggetti da collezione. Il tutto viene reso ancor più speciale dalla possibilità di poter scegliere la propria playlist musicale e dalla presenza di un barman totalmente a propria disposizione, pronto a creare drink tailor-made.

Il Vino – Maso Martis, Blanc De Blancs Brut

Versatile e di gran classe, il Blanc de Blancs Brut di Maso Martis è la bollicina dell’estate 2022. Dall’azienda trentina tra le più premiate della spumantistica nazionale, questo 100% Chardonnay è il compagno ideale per un brindisi, un aperitivo, una cena in compagnia: insomma, qualsiasi attimo conviviale e di incontro.

Un metodo classico, insignito dei 3 Bicchieri del Gambero Rosso 2021, dal corpo e dai profumi intensi di fiori bianchi e frutta, che affina sui lieviti per un periodo tra i 18 e i 24 mesi. Il suo carattere setoso e versatile, così come i vari formati in cui è disponibile, lo rendono perfetto per tutte le occasioni.

È un vino dai tratti freschi di montagna elegante e raffinato. Si contraddistingue per un colore paglierino e per un perlage sottile e molto persistente. Il suo gusto è fresco, minerale, delicato, dal finale lungo ed equilibrato, che fa sì che dia il meglio di sé abbinato ad antipasti a base di pesce o verdure così come a primi piatti e risotti di mare. Perfetto anche con i formaggi freschi.

Il profumo è intenso e ricorda sentori fruttati e floreali tipici della varietale con una chiusura che ricorda la crosta di pane.

La Birra – Gos’è? la gently gose del Birrificio L’Orso Verde

Una piccola gemma tra le birre, dal suadente color rosato: il Birrificio L’Orso Verde di Busto Arsizio presenta Gos’è?, la gently gose perfetta per l’estate! Ispirata alle birre gose prodotte a Lipsia già oltre mille anni fa, la cui salinità è leggendaria peculiarità, è stata rivisitata in chiave “gentile” da L’Orso Verde, il birrificio che dal 2004 produce birre artigianali integrali, rigorosamente non filtrate e non pastorizzate.

Fermentata con lievito neutro, l’aggiunta dell’ibisco le dona le caratteristiche note acidule, il profumo delle fragoline di bosco e il delicato colore rosato, evocativo del leggiadro fiore.

Altro particolare ingrediente nel mix di cereali e spezie è il coriandolo macinato, solitamente usato nelle Blanche, che unito alla sapidità del fior di sale di Sicilia fa della Gos’è? la compagna ideale per le sere d’estate, grazie anche a una gradazione alcolica molto bassa (4,5°).

Perfetta per accompagnare pesce crudo, ostriche e frutti di mare, ricorda nella beva la freschezza di un sorso di champagne rosè. Per la sua delicatezza e leggerezza è amata dal pubblico femminile, ma la sua particolare mineralità e sapidità la rendono una birra dall’avvolgente personalità, che può essere assunta anche come bevanda isotonica.

L’evocativa l’etichetta: una donna che osserva il mare, un’infinita possibilità di scelte, una donna protagonista in tutto e per tutto del proprio futuro. Gos’è? (ALC 4.5%, IBU 12) si può acquistare online su nei migliori beer shop e pub o nella sede produttiva di Busto Arsizio (Via Magenta 55; orari: mer/ven 10-17; sab 10-13).

A Tavola – Collezione Riviera Di Le Creuset

Arrivata l’estate, la voglia di mare e di colore invade anche la nostra tavola. Oltre a tovaglia e posate, a farla da padrone sono le stoviglie, che in questa stagione hanno tinte accese.

Tra le nuove collezioni, quella che si distingue grazie ad un trionfo di brillanti tonalità che si ispirano ai colori della Costa Azzurra, sono le stoviglie della Riviera Collection di Le Creuset. Blue Caraibe, Meringue, Azure Blu, Nectar, una palette fresca che richiama alle vacanze e al mare.

La linea è composta da dieci diversi set: le ciotole per cereali, i mug coordinati e i piatti tè/aperitivo (prezzo 60 euro per il set da 4 pezzi), le tazzine per caffè espresso (prezzo 50 euro per il set da 4 pezzi), mini-cocotte, porta uova e cucchiai.

Tutti i pezzi sono realizzati in resistente gres vetrificato, facile da pulire e con prestazioni elevate (resiste alle temperature più estreme da -18° a +260°) e sono perfetti da utilizzare durante tutta la giornata, dalla colazione all’aperitivo serale.

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