Il bikini festeggia i suoi primi 70 anni

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Oggi quando si parla di costume da bagno non c’è che l’imbarazzo della scelta tra i vari generi proposti, ma l’antesignano di tutti è stato lui, il bikini, che oggi compie i suoi primi 70 anni.


Fu infatti il 5 luglio 1946 il giorno in cui venne presentato al mondo per la prima volta il bikini moderno, il costume da bagno che ha cambiato per sempre le estati di tutte le donne.

Un primitivo due pezzi veniva già indossato dalle donne nel periodo della civiltà greco-romana, come testimoniano i reperti del mosaico siciliano “Le fanciulle di piazza Armerina” del IV secolo a.C , oppure le urne e gli affreschi del 1400 a.C. 


Fu però il modello creato da Louis Reard che lo paragonò per importanza alla bomba atomica che pochi giorni prima era stata testata dagli USA nell’atollo di Bikini (da qui il nome del due pezzi), a rivoluzionare la moda di quei tempi.

Logicamente si creò uno scandalo fin da subito, tanto che Louis dovette chiamare una spogliarellista ad indossarlo durante la presentazione.

Quei due pezzetti di stoffa che hanno liberato il corpo delle donne al sole hanno attraversato 70 estati, cambiando sempre volto con tessuti, fantasie, linee più o meno coprenti o rivelanti. 

In questi anni l’iconico costume da bagno ha ricoperto i corpi di donne comuni e di icone del cinema come il bikini a vita alta di Marilyn Monroe, quello bianco di Ursula Andress in ‘Agente 007 – Licenza di Uccidere’, passando da quello di Brigitte Bardot in ‘E Dio creò la donna‘.

Fu proprio il cinema ad aiutare il due pezzi ad integrarsi nel guardaroba delle signore. Il bikini venne indossato anche negli anni Venti e Trenta, ma in una versione più casta, ovvero formato da un mutandone a vita molto alta e coprente ed un reggiseno realizzato con pezzi di stoffa annodati in due pezzi. 

Nei primi tempi il bikini ebbe difficoltà ad affermarsi nella puritana America e passarono due decenni prima che fosse accettato. In Italia negli anni ’50 il bikini veniva ancora ritenuto “scandaloso“, tanto che i poliziotti controllavano sulle spiagge eventuali trasgressioni e le donne che mostravano troppi centimetri di pelle venivano multate. 

Il grande successo che ha avuto nel tempo è legato alle dive del cinema: Rita Hayworth in ‘Gilda’ indossava un bikini molto provocante al punto tale che un soldato, rimasto sedotto e affascinato, disegnò l’attrice in costume su una bomba. Da qui il soprannome di ‘Rita l’Atomica’. 

Poi arrivò Brigitte Bardot in ‘E dio creo’ la donna’, nel 1958, seguito da ‘Beach party’ del 1960 e centinaia di fotografie di star, tra queste Jane Mansfield che posò per ‘Life Magazine’. bikini cominciarono così ad apparire sulle riviste patinate.  

Il resto è moda. Le forme del due pezzi si modellano sul comune senso del pudore. Il bikini comincia a dilagare sulle spiagge insieme al diffondersi della tendenza  dell’abbronzatura

Gli stilisti cominciano a sbizzarrirsi con il modello Saint Tropez nel quale la parte superiore è tonda. Nel 1964 viene introdotto il monokini che è formato solo dallo slip, attuale topless. 

Poi negli anni ’70 compare il tanga che invece scopre le natiche. Da questo momento in poi il bikini comincia a ridursi e il binomio abbronzatura-sexy diventa fondamentale per le donne. 

Tra gli anni ’80 e ’90 lo slip diventa molto sgambato e alto sui fianchi. Negli ultimi anni stanno tornando di moda anche quelli a vita alta dallo stile retrò che si sposano perfettamente con un fisico dalle curve giuste.

Quest’anno la tendenza lo vuole variopinto e carioca, sportivo e tecnico, in omaggio alle Olimpiadi in Brasile

I più importanti brand di costumi hanno ricordato i 70 anni del bikini con modelli iconici ed anche eBay celebra questo anniversario mettendo in vendita, oltre ai bikini, un vero e proprio mondo di riferimento che ha plasmato a sua immagine dai complementi d’arredo ai gadget per smartphone e tablet. 

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