Il Gruyère vince i World Cheese Awards 2025
Quella che è considerata l’Olimpiade, o se preferite, gli Oscar del formaggio, gli World Cheese Awards 2025, ha appena incoronato il suo vincitore in una location inedita e suggestiva: Berna, in Svizzera, trasformatasi per tre giorni in una vera e propria Capital of Cheese.
Con oltre 5.000 formaggi in gara provenienti da 46 Paesi, la competizione è stata più agguerrita che mai. E il vincitore? Contro ogni pronostico (o forse no, visto il contesto elvetico…), la medaglia d’oro è andata a un formaggio svizzero: il Gruyère AOP Spezial, stagionato oltre 18 mesi.
Il Trionfo Elvetico e la Beffa per l’Italia

Se c’era un formaggio che univa precisione, pulizia e una incredibile profondità sensoriale, era proprio il Gruyère del caseificio di montagna Vorderfultigen. La giuria di 265 esperti internazionali non ha avuto dubbi nel proclamare il vincitore della World Cheese Awards 2025.
E noi? Sebbene l’Italia fosse presente con quasi 200 formaggi, portati in gara dalla “Nazionale Italiana Formaggi” e dal Parmigiano Reggiano, purtroppo quest’anno nessun prodotto italiano è riuscito a superare lo scoglio della Super Jury ed entrare nella ristrettissima cerchia dei 14 finalisti mondiali.
Fortunatamente, alcune eccellenze ‘Made in Italy’ hanno avuto modo di dimostrare la loro inossidabile qualità conquistando medaglie di prestigio nelle categorie di specialità, come
- Il Pecorino “Riserva del Fondatore” de Il Fiorino si è aggiudicato un prestigioso Super Gold, confermandosi un’eccellenza assoluta nel panorama dei pecorini. L’azienda in totale si aggiudica 9 medaglie tra argenti e bronzi.
- L’Asiago DOP ha fatto il suo record storico portando a casa ben sette medaglie, tra cui tre Ori per l’Asiago DOP Stravecchio.
Insomma, i nostri prodotti si confermano dei fuoriclasse.

Cos’è Successo a Berna durante i World Cheese Awards?
Questi Awards non sono solo una gara. Sono una vera e propria festa del gusto, un’orgia sensoriale in cui si mescolano profumi intensi e un’atmosfera unica.
Per la prima volta, la Svizzera ha ospitato l’evento, celebrando a pieno la sua tradizione casearia con un gigantesco Swiss Fine Food Market e il cheese-festival.
Gli esperti di design e lusso avrebbero sicuramente apprezzato l’eleganza con cui i giudici (chef, assaggiatori, buyer) hanno lavorato: occhi bendati e mente sgombra, valutando aroma, consistenza, texture e armonia
Alla fine, a vincere è stato il formaggio che, come ha commentato il casaro Pius Hitz, ha saputo onorare al meglio il lungo tempo di maturazione: un trionfo di pazienza e maestria artigianale.
Appuntamento all’anno prossimo per la rivincita italiana! Quale formaggio credi che dovrebbe puntare al titolo mondiale per l’Italia nel 2026?




