Il meglio della Mercedes Fashion Week

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La Mercedes-Benz Fashion Week di New York ha appena chiuso i battenti ed il mondo della moda si è già trasferito a Londra.


L’edizione di quest’anno delle sfilate neyworkesi è stata un po’ sottotono, sia dal punto di vista dell’affluenza, che della creatività, non facilitata peraltro nel suo svolgimento, a causa della bufera di neve che si è abbattuta sulla città nei giorni della manifestazione e che ha portato perfino Marc Jacobs a spostare la sfilata all’ultimo giorno, scombussolando le agende di editor e bayer che avevano già i voli prenotati per Londra.


Fortunatamente lo show non ha deluso. Lo stilista ha ricreato un’atmosfera da boudoir, intensamente femminile, portata al limite con pantaloncini super aderenti e corti al punto da sembrare coulotte. Eppoi gambe e scollature vertiginose a tutto spiano fino ad arrivare ad indossare quasi niente.

Tutto un’altra tendenza da Ralph Lauren che si ispira ad una eleganza uscita da un grande romanzo russo per la sua collezione. Lo stilista, che ama disegnare sogni più che vestiti, si è ispirato allo spirito di un’eroina rivoluzionaria romantica e senza tempo. Ecco quindi marsine, giacche scultura, bluse, pantaloni neri per il giorno e velluti tessuti jaquard drappeggiati, pellicce non pellicce, per la sera.

Francisco Costa per Calvin Klein ha trovato ispirazione per la nuova collezione ad un crocevia tra l’arte che incontra la cultura urbana esplorando un nuovo scozzese anche per la sera, mentre eleganza in bianco, nero e grigio e un’idea di leggerezza per Proenza Schouler.

Cambio d’immagine per Philosophy di Alberta Ferretti, che viene ora presentata come marchio indipendente, con una diversa identità e una nuova giovane stilista, Natalie Ratabesi, che ha immaginato donne eleganti e austere, che indossano ampie gonne a ruota di broccato portate con maglie oversize a motivi ikat e vestiti femminili ricamati con lo scollo a madonna o pantaloni a matita, abbinati a cappotti dalla vita segnata.

Raffinata e sicura di sè, sempre elegante, una versione atletica di Grace Kelly che sui pantaloni della tuta mette la cappa di visone mimetico lavorato a mano o il cappottino nero con le spalle di visone blu cobalto abbinabile anche alla gonna hopscotch con le paillettes. Questa la donna della prossima stagione per Michael Kors. Una collezione nata all’insegna della globalizzazione e del global warming.

Debutto per Andreas Melbostad, nuovo stilista di Diesel Black Gold che porta in passerella una linea che si nutre di un senso di libertà ‘on the road’ che trae ispirazione da un distributore di benzina. Una collezione ‘only for the brave’ (solo per i coraggiosi) come l’ha definita lo stesso stilista, perché sfrutta il brivido della velocità, tipico degli appassionati del mezzo a due ruote.

Ricordate il cappottino indossato da Michelle Obama all’Inauguration Day? Era una sua creazione. Thom Browne è riuscito a smuovere il pubblico delle sfilate neyworkesi con uno show degno dell’alta moda parigina ed una collezione all’insegna della creatività: giacche come armature, spalle da teatro Kabuki, vite strizzate e modellate dalle stecche.

Dai circuiti di gara di Goodwood alle strade di Notting Hill, la collezione di Balstaff è autenticamente british a partire dalla giacca cerata, la classica ‘Trailmaster, reinterpretata nei volumi e nelle lunghezze e indossata sopra gonne nello stesso tessuto o pantaloni biker aerodinamici proposti con bordature in pelle di cavallo.

Assolutamente british anche la collezione donna di Tommy Hilfiger. Savile Row incontra la Ivy League nelle giacche costruite scozzesi e principe di galles, accanto a molto kaki con dettagli tartan e stile rugby sulla schiena.

La donna Diane von Fustenberg è invece una rock star, musa della propria vita, che fa il suo ingresso nella notte illuminata dai flash e si fa largo tra i grattacieli su tacchi altissimi di metallo. Oltre ai classici wrap dress e ai pigiama palazzo che hanno reso famoso il suo marchio abbina un blazer di metallo dalle linee molto asciutte a pantaloni di stampa di leopardo, o leggins argentati sotto un giacchino decorato da fiamme.

Tutte le sfumature di grigio – grigio pomice, geyser, parquet, asfalto, piuma – nella collezione di Alexander Wang, che si prepara al debutto a Parigi come direttore creativo di Balenciaga. In passerella il cappotto con la vita bassa dalla silhouette anni venti, con la martingala e talvolta la doppia martingala, era occasionalmente rafforzato da un coprispalle di mohair o il cappuccio di alpaca con un forellino dietro da cui la cosa di cavallo della mnodella ondeggiava liberamente.

Victoria Beckham ha esplorato modi per far crescere l’estetica combinando volumi rafforzati con nuove linee misurate. Grande gioco di colori, giallo acido per il cappotto-kimono, blu cobalto per il cavallino che completa abiti neri dal taglio preciso al laser. Smoking con maniche a pipistrello e, per la prima volta, la maglia unita ai tessuti classici della tradizione inglese: tweed, scozzesi, spinati.

Ora non resta che attendere il responso da Londra, Milano e Parigi, per decretare i trend per il prossimo autunno inverno.





































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