La figlia segreta' di Shilpi Somaya Gowda. Il difficile rapporto tramadre e figlia

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Credo che tra i legami relazionali, quello maggiormente difficile sia quello tra madre e figlia, soprattutto nel periodo adolescenziale.

Se poi le madri sono due, quella naturale e quella adottiva, la situazione si complica ancora di più.

‘La figlia segreta‘, libro debutto di Shilpi Somaya Gowda, è un delicato racconto dei sentimenti umani, descritti magistralmente con una narrativa scorrevole che rapisce mentre leggi.
La struttura del romanzo è incentrata sul parallelismo di due storie che raccontano la vita di due coppie.



La prima, ambientata a New York, narra le vicende di due medici, lei americana e lui indiano, che si sono conosciuti sui banchi di scuola e che tra un master ed un dottorato hanno deciso di sposarsi.
Entrano in crisi però quando, dopo diversi anni di matrimonio, lei non riesce ad avere l’agognato figlio. La soluzione arriva  dall’India dove in un orfanotrofio c’è una bimba adottabile.
Questa bambina è la figlia dell’altra coppia, una come tante in India, un matrimonio combinato che però funziona grazie all’affetto sincero che li lega, almeno fino a quando nasce una femmina.
Per gli indiani, almeno per quelli poveri che vivono in paesini e campano del lavoro dei campi, avere una figlia femmina è una disgrazia, vuol dire solo dover provvedere alla sua dote. Per questo e per altri motivi la madre la porta in città per darla in adozione.
La storia sviscera i sentimenti che si sviluppano in questa tematica con una perfetta descrizione dei personaggi, sia principali che di contorno, con una descrizione magistrale dell’ambiente e della realtà circostante, sia nel caso di New York che in quello di Mumbai.
Insomma un libro che ho divorato leggendo e che mi sento caldamente di consigliarvi

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