Tendenze moda Inverno 2025

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Per il prossimo inverno c’è nell’aria, la voglia di una moda gentile, termine quasi anacronistico, tanto che per evocarla tocca far riferimento al secolo scorso, a stilemi di un mondo evocato da fiocchi e volants, ruches e balze. A contrasto, però, c’è anche il desiderio di osare, di luce contro il buio.

Viviamo tempi divisi e divisivi, immersi in una dicotomia, non è quindi un caso che sia presente in quasi tutte le proposte dei più importanti stilisti, da Prada a Gucci, da Bottega Veneta a Ferragamo.

Qual che è certo è che, le proposte sono capi che parlano più di stile che di tendenza, in un tentativo di superamento dell’intrinsecamente effimero carattere della moda, per dare risposta all’umano bisogno di sicurezza che caratterizza questi anni difficili.

E cosa c’è di più rassicurante di un abito pensato per durare, forse non tutta la vita, ma almeno qualche stagione?

A vincere comunque è la donna, non più la ragazzina o chi vorrebbe fare di tutto per sembrarlo. Vestirsi è una cosa seria non un gioco, è una presa di coscienza. Molte collezioni sembrano quasi borghesi e convenzionali, salvo guardarle con più attenzione e ricredersi.

I brand storici vanno a pescare negli archivi, per cercare quei saperi tramandati negli anni e successivamente reinterpretarli col fluire del linguaggio odierno. Per dar forma al mondo di domani è necessario, in fondo, ripensare alle radici.

Ogni epoca, per trovare la propria identità e forza, ha inventato un’idea diversa di classico. Salvatore Settis ‘Futuro del classico’

Il risultato di tutto questo, è che i tempi di incertezza, portano al desiderio di protezione che si può riscontrare nei nuovi volumi over di giacche e cappotti, i veri protagonisti della stagione, nell’abbraccio rassicurante delle lane soffici e materiche, nel calore primordiale delle pelli e pellicce, ovviamente ecologiche o nelle ampie cappe.

Sotto i pesanti capispalla spesso si scoprono abiti cortissimi, sottovesti che sono un velo, impalpabili e trasparenti, vestiti dai toni chiari bordati di pelliccia o severi tailleur che però esaltano la figura.

C’è voglia di ripartenza, di speranza, di una luce che brilli nel buio. E così da ogni parte è un brulicare di frange e paillettes, piume che tornano a punteggiare più di una collezione, così come cristalli, ricami e scintillii, ad accendere sere che si sperano migliori.

Sull’onnipresente nero e l’immancabile grigio si accendono così bagliori di luce, paillettes e reti metalliche, ma a contrasto, anche molte proposte colorate. Resiste il rosso, la novità è nella sua tonalità più aranciata in abbinamento al viola, quest’ultimo proposto anche singolarmente, così come il giallo e il verde.

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Ai piedi tornano le scarpe basse, molte le proposte in vernice e col cinturino, ma anche tanti stivali, in tutte le varianti, ma soprattutto i cuissard abbinati ai miniabiti, mentre per la sera sono d’obbligo i sandali di piume marabù.

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