Tradizione e innovazione alla London Fashion Week

Riparte la London Fashion Week dal 20 al 24 febbraio, un’edizione che si preannuncia come un evento in bilico tra tradizione e innovazione, con un forte sostegno alle nuove generazioni di designer e un occhio attento ai mutamenti del settore.
Il calendario ufficiale vede il progressivo abbandono di grandi brand, ma Londra mantiene la sua identità unica, puntando sul sostegno ai designer emergenti e alle scuole di moda locali.
L’evento sarà aperto, come di consueto, da Harris Reed e chiuso da Burberry, sotto la direzione creativa di Daniel Lee, con l’obiettivo di riconquistare il primato nel mercato del lusso. Due brand che incarnano il nuovo corso della moda britannica.
Nuovo design anche per Mithridate che vedrà presentare la prima collezione di Daniel Fletcher, che presenterà un mix di influenze britanniche e cinesi.
Durante la London Fashion Week FW 25-26 gli occhi saranno puntati soprattutto Dimitra Petsa per Di Petsa, nota per il celebre wet look (un’acconciatura che dà l’ aspetto dei capelli bagnati, anche se sono completamente asciutti) continua a conquistare le celebrità con la sua estetica ispirata alla mitologia greca.
Altri brand da seguire sono Erdem Moralioglu MBE ci stupisce con le sue collezioni ricche di narrazione e romanticismo, Simone Rocha e il suo percorso tra moda e arte, con collezioni dall’estetica onirica e Conner Ives che si conferma un talento emergente con le sue creazioni ispirate allo stile americano.
La piattaforma BFC Newgen, continua a supportare i giovani talenti britannici negli spazi di 180 Strand, e inserisce le sfilate di alcuni designer nel calendario della London Fashion Week, come Lueder, Di Petsa, Charlie Costantinou, Pauline Dujancourt, Kazna Asker, Chet Lo, Tolu Coker, Paolo Carzana, Yaku.
Senza dimenticare Sinéad O’Dwyer, reduce dalla sua esperienza alla Copenhagen Fashion Week, lo scorso settembre, dove ha vinto lo Zalando Visionary Award 2024 con una sfilata nella quale erano rappresentati corpi che raramente arrivano sulle passerelle.
Come dicevamo, la London Fashion Week da molto spazio ai giovani ed emergenti, ma anche alle scuole di moda che li hanno formati. Il 20 febbraio sarà il momento della Central Saint Martins MA Fashion che presenterà la sua attesissima sfilata, seguita il giorno successivo dal London College of Fashion.
Molte le presentazioni oltre alle sfilate, ma sono gli eventi serali gli imperdibili della manifestazione, concentrati in questa edizione soprattutto nella giornata del 20 febbraio.
Si parte da Blue Nude, brand di slow fashion, che festeggia colore e l’artigianato made in London con’The Art Party’, si prosegue con Fashion Hong Kong che organizzerà sfilate esclusive e un party per presentare la collezione AW25.
Altre feste da segnare in agenda sono Brockmans che inaugurerà la settimana con il ‘Gin Opening Party’ e Pull&Bear che presenta, in collaborazione con i designer emergenti Chet Lo e Johanna Parv, ‘Canvas for Creativity’, un evento speciale presso Selfridges.
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