Viaggio in Marocco tra Marrakech, Essaouira e Agadir

Viaggio in Marocco tra Marrakech, Essaouira e Agadir

X

Il Marocco è uno dei paesi in maggiore espansione turistica, che può vantare interessanti siti da visitare, sia che scegliate mete cittadine, a partire da quelle imperiali (Marrakech, Fez, Meknès e Rabat), o naturalistiche, come una gita nel deserto o la scoperta delle montagne rosse di Tessaout o ancora una panoramica delle sue meravigliose spiagge oceaniche.
Il viaggio che vi porteremo a fare è un assaggio di questo affascinante paese, che toccherà le città di Marrakech, Essaouira  e Agadir e l’entroterra che le collega.
Prima di partire innanzitutto dovete prepararvi ad approcciare una cultura diversa da quella occidentale, un cibo ricco di spezie e aprire la mente preparandovi alla scoperta del mondo islamico.
Il periodo migliore per viaggiare dipende molto dal tipo di tour che avete intenzione di intraprendere, ma tendenzialmente i mesi migliori sono quelli primaverili ed autunnali.
Il nostro viaggio si è svolto nel mese di maggio, con temperature che di giorno sfioravano i 35° e con una forte escursione termica che alle sera portava a percepirne 15°.
Il volo di andata e ritorno l’abbiamo effettuato dall’aeroporto di Marrakech-Menara e la prima impressione è stata delle migliori: efficienza, pulizia e un design super moderno.
Preparatevi subito ai molti controlli, non solo al check-in. Una cosa che ci ha colpito molto è stata la presenza di militari ovunque, persino sul lungomare, con tanto di mitra. Inoltre in entrata e uscita dalle città, ci sono posti di blocco e anche lungo le strade tantissime pattuglie di polizia controllano i limiti di velocità. Nulla di cui preoccuparsi, ma comunque prestate attenzione.
Una volta usciti dall’aeroporto potrete trovare il preposto del vostro riad/hotel, nel caso l’abbiate prenotato e soggiorniate a Marrakech, località che potete raggiungere anche con l’autobus 19, che porta in città e offre fermate su richiesta nei pressi degli alberghi principali (solo di giorno), o prendere un taxi (non entrate prima di aver concordato un prezzo per la vostra destinazione o esservi assicurati che il tassametro sia in funzione) o ancora noleggiare un auto, soluzione da noi scelta.
Usciti quindi dall’aeroporto, abbandoniamo Marrakech per immergerci direttamente nei suoi paesaggi più sperduti lungo la strada che porta ad Agadir. Esistono due possibilità per raggiungerla: l’autostrada o una strada che attraversa i paesini e noi optiamo per quest’ultima.
La prima parte del viaggio attraversa una zona pianeggiante dove l’unica cosa interessante sono la moltitudine di coltivazioni, soprattutto intorno alla città, poi il paesaggio muta e si trasforma nei colori e nelle emozioni. Da qui si passa infatti in una zona montuosa, che offre effetti incredibili grazie alla presenza di minerali contenuti nel terreno. 
Durante il viaggio si incontrano piccole cittadine, in realtà nulla più che villaggi rurali, che danno però uno spaccato del paese, di come la sua popolazione viva ancora di duro lavoro, coltivando il terreno brullo o allevando capre e pecore, camminando per chilometri a piedi facendo l’autostop, o spostandosi sul dorso di un mulo, mentre i più fortunati possiedono un motorino.
Arrivando ad Agadir le cose cambiano. La città, posta sulla costa meridionale atlantica del Marocco, ai piedi della catena montuosa dell’Anti Atlante, è rinomata soprattutto per l’ampia spiaggia a mezzaluna, che fa parte del club delle ‘Più belle Baie del Mondo’ e il lungomare costellato di caffè, bar e ristoranti.
Quindi la nostra prima tappa è una pausa di qualche giorno al mare, visitando ciò che di bello offre la città. Ci fermiamo al Royal Decameron Tafoukt proprio sul lungomare, una bella struttura che ci permette di godere appieno delle atmosfere arabeggianti e della posizione.
La spiaggia è veramente bella, ampia e lunghissima, con una sabbia color ocra come quella del deserto, il mare è come il nostro Adriatico, bello, ma nulla di particolare. Certo, la temperatura, sole caldo e secco, allietato da un vento fresco, rendono il tutto estremamente piacevole. C’è la possibilità di godere della comodità degli stabilimenti balneari, ma non interferiscono, vista la vastità del luogo.
Se già questo particolare fa si che si distingua dalle nostre spiagge, il vedere dromedari che passeggiano (al servizio dei turisti) o donne che si gettano in acqua col loro abito migliore, vi ricorderà dove siete.
Un altro elemento di colore locale che ci ha particolarmente affascinato, è stato che, essendo questo periodo di ramadan, è usanza che i locali si ritrovano in spiaggia in gruppi per ammirare lo splendido tramonto e, dopo il calar del sole, consumare insieme l’unico pasto della giornata.
Per il resto la città di Agadir non offre molto dal punto di vista storico, perché la sua kasba, posta in cima alla collina, è stata distrutta dal terremoto del 1960 e successivamente è stata ricostruita, ma il risultato è più che altro turistico. L’aspetto migliore è la bellissima vista sulla città.
All’Amazigh Heritage Museum si possono ripercorrere le tracce della storia culturale berbera della città, e sulle bancarelle del vivace Souk al Had si trovano arance, olive, spezie e altre specialità locali. A sud della città c’è la Médina, la ricostruzione di un tradizionale villaggio artigiano, e il Parco Nazionale di Souss-Massa, rifugio dell’ibis eremita. 
Dopo qualche giorno di relax il tour prosegue spostandosi verso nord, sulla strada che porta ad Essaouira. Sul primo tratto di strada si trovano le tranquille spiagge dei villaggi di pescatori, tra cui Taghazout, meta degli appassionati di surf, e la valle del Paradiso, una gola costeggiata da palme che conduce alla catena montuosa dell’Anti Atlante.
Arrivati ad Essaouira ammirate il bel lungomare con moderni hotel che si affacciano sulla spiaggia e dirigetevi direttamente alla Médina entrando dalla porta del porto. Verrete accolti da uno stormo di gabbiani che vi introdurranno nel cuore storico della città. Se arrivate nel tardo pomeriggio, soffermatevi un attimo all’arrivo dei pescherecci, un momento di colore locale imperdibile.
La sua Médina è protetta dalla Skala de la Kasbah, una fortificazione settecentesca affacciata sul mare che fu progettata da ingegneri europei. Vecchi cannoni di ottone circondano le mura, dalle quali si vede l’oceano.
Perdetevi nelle viuzze che partono da Place Moulay Hassan, il cuore della città vecchia. All’Ensemble Artisanal, vicino alla porta di Bab Marrakech, i commercianti offrono oggetti in legno, tessuti e altri prodotti.
Il vicino Souk des Bijoutiers è un agglomerato di gioiellerie. In una villa del XIX secolo viene ospitato il Musée Sidi Mohammed Ben Abdellah, che espone strumenti musicali del posto, mobili e indumenti tradizionali. 
E dopo aver visitato la città e fatto shopping, fermatevi in una delle molte terrazze dei caffè che si affacciano sulla Place Moulay Hassan o in uno dei molti bar locali, a sorseggiare un the alla menta o a degustare un caffè noir.
Ciao Essaouira, la prossima destinazione è Marrakech. Prendiamo quindi l’autostrada, per poter aumentare la velocità e velocizzare il percorso e l’esperienza si rivela comoda ed efficiente.
Avvicinandoci alla città il traffico aumenta e una volta giunti, ci si accorge che la guida è senza regole della strada e i motorini hanno la meglio e sono ovunque.
Soggiornando in un riad all’interno della Médina dobbiamo parcheggiare all’esterno delle mura, scegliendo tra l’opzione parcheggio ufficiale abbastanza distante o parcheggiatori, per noi abusivi, ma qui praticamente ufficiali, che (dopo aver contrattato) per pochi euro, ti garantiscono un parcheggio protetto.

Una volta entrati nelle mura affidatevi ai fattorini locali, ovvero a coloro che subito vi verranno incontro con un carretto per aiutarvi a portare le valigie, sempre rigorosamente contrattando il prezzo, vi condurranno direttamente al vostro riad o hotel posto spesso in qualche vicolo introvabile.


Il riad è stato per secoli l’abitazione tradizionale urbana del Marocco ed oggi è una delle sistemazioni più comuni per i turisti che si recano in questo paese. Si tratta di strutture a più piani, divise da giardini interni o cortili, in alcuni casi con fontane decorative al loro interno. Spesso delle vere e proprie opere architettoniche, splendidamente decorate, anche quelle economiche.
Dopo esservi sistemati, partite alla scoperta della Médina. Quella di Marrakech risale ai tempi dell’Impero berbero; le sue stradine labirintiche molto affollate sono un susseguirsi di souk (mercati), che vendono stoffe, ceramiche e gioielli.


C’è di che impazzire perché si trovano accessori, borse e calzature di ottima fattura, che, dopo le solite trattative, riuscirete ad ottenere a prezzi per noi interessanti e comunque farà un affare anche il venditore.
Da comprare anche bellissime ceramiche e oggetti di home design, le coloratissime spezie e prodotti di bellezza, come il famosissimo olio di hargan o il savon noir.
Continuate la vostra visita andando al minareto moresco della moschea della Kutubiyya del XII secolo, considerato uno dei simboli della città e perdetevi nell’affollata Jamaa el Fna, una grande piazza dove ogni giorno si esibiscono cantastorie, musicisti, incantatori di serpenti.
Perdetevi ad osservare il tramonto da una delle molte terrazze che si affacciano sulla piazza, sulle quali potrete anche cenare o in alternativa scegliete di vivere l’atmosfera gogliardica che si respira presso i venditori ambulanti di cibo che affollano la piazza e che offrono ogni genere di specialità culinarie locali.
Se venite in Marocco non potete non assaggiare i suoi piatti più celebri, a partire dal cuscus, un’antica prelibatezza probabilmente di origine berbera, il bstalh (chiamato anche pastilla), shua, (il barbacue alla marocchina), il tajine, la rafisa, il tanjia e l’harira (una zuppa, ma considerato come un piatto a sé, servito da solo o con datteri specialmente durante il mese di Ramadan).
Ottime anche le insalate che includono ingredienti cotti e crudi, serviti sia caldi, sia freddi. Tra le insalate cotte ci sono la zaalouk (melanzane e pomodori) e la taktouka (pomodori, peperoni verdi, aglio e spezie). I dolci sono ottimi e non particolarmente stucchevoli, spesso arricchiti da semi di sesamo, cocco o pasta di mandorle.
Continuando il nostro tour nella città, da visitare c’è anche il Museo di Marrakech, ospitato all’interno di quello che un tempo era un palazzo, che espone oggetti decorativi marocchini, monete e pezzi d’arte contemporanea e La Madrasa di Ben Youssef, un monumento islamico decorato da maioliche zellige e cedro intarsiato.
Degni di nota sono anche il Palazzo El Bahia, con gli ampi spazi che un tempo fungevano da harem, le monumentali rovine del Palazzo El Badi, che risalgono al XVI secolo, e le tombe del mausoleo reale di Saadian
Marrakech è nota per le sue magiche atmosfere, i suoi tramonti che regalano colori inaspettati alla città, ma anche per i suoi meravigliosi giardini, primo fra tutti il Jardin Majorelle, arricchito di piante provenienti da tutto il mondo grazie al contributo di Yves Sain Laurent, il celebre stilista francese, le cui ceneri vennero sparse nel roseto presente all’interno del giardino, e a cui è dedicato un Museo all’interno dello spazio.
Insomma il Marocco è una terra ricca di bellezze naturali e posti indimenticabili che sono al contempo affascinanti da visitare ed intriganti da esplorare e, per coloro che sono interessati ad immergersi nella cultura e nella storia del Marocco, esistono centinaia di moschee, palazzi e siti storici tutti da scoprire.
Aeroporto di Marrakech-Menara

Spiaggia di Agadar con dromedario
Spiaggia di Agadir
Spiaggia di Agadir – Ritrovo per cena durante Ramadan
Spiaggia di Agadir – Le donne entrano in acqua vestite
Agadir – L’hotel Royal Decameron Tafoukt che ci ha ospiti
Non perdetevi le eccezionali spremute di arancia
Dolci per tutti i gusti
Fahd: Tajine di manzo con prugne secche e mandorle
Essaouira – Skala de la Kasbah
Essaouira – Place Moulay Hassan
Essaouira – Una delle tante moschee
Essaouira – Murales
Essaouira – Le mille tonalità di azzurro e bianco
Essaouira – Una delle meravigliose porte che troverete in tutto il Marocco
Essaouira – Un caffè noir in piazza
Le meravigliose ceramiche
Borse o scarpe, non lasciatevele sfuggire
Una delle meravigliose spiagge nel tratto tra Agadir e Essaouria
Il mulo, uno dei mezzi di trasporto più comune nell’entroterra
Marrakesh – Piazza Jamaa el Fna
Marrakesh – Moschea della Kutubiyya
Marrakesh – Riad Naya e il rito del thè alla menta

Condividi: