Attesa la Prima della Scala e cena di Gala
Tutto è pronto per la Prima della Scala del 7 dicembre, con grande attenzione per lo spettacolo teatrale, che quest’anno vedrà la rappresentazione dell’Opera La Forza del Destino ad inaugurerà la stagione scaligera, e per la preparazione del teatro, ma anche per la serata di Gala.
Attesi al Teatro alla Scala i grandi nomi, dai politici ai personaggi dello spettacolo a partire dagli habitué. E’ previsto anche l’arrivo della senatrice a vita Liliana Segre, così come dei mostri sacri della lirica Placido Domingo, José Carreras, Rania Kabaivanska, Roberto Bolle e il tenore Francesco Meli.
Nel teatro, intanto, è tutto per la Prima. Ad occuparsi delle decorazioni floreali del palco reale, quest’anno, sono gli studenti del Triennio in Scenografia del Naba, che si occupano anche dell’allestimento della cena di gala per oltre 500 ospiti che si svolgerà, come di consueto, alla Società del giardino.
Margherita Palli, scenografa di indimenticabili spettacoli scaligeri e consulente del Naba, che ha seguito i ragazzi, ha spiegato che il progetto per il palco si ispira a ‘Il Parnaso’ di Andrea Appiani, protagonista indiscusso della scuola neoclassica italiana, per la scelta cromatica dei fiori, e al cambio di stagione, con candelabri e decorazioni argento.
Oltre all’opera teatrale, grande attesa anche per il Gala della Scala, l’ultimo atto dello spettacolo in scena a Sant’Ambrogio nel tempio della cultura meneghina, pensato nei minimi particolari da Caffè Scala, marchio del gruppo Fincav che da dodici anni è l’unico responsabile della Cena di Gala del Teatro alla Scala.
Salvatore Quartulli, Amministratore e Direttore Generale di Caffè Scala ed il suo staff, grazie alla spiccata conoscenza e profonda cultura, sono la macchina organizzativa che si muove nel dietro le quinte della serata mondana per eccellenza, a Milano, dagli arredi dei saloni, alle materie prime che comporranno i piatti del menù più atteso dell’anno e soprattutto per la scelta dello chef per la Cena alla Società del Giardino.
“In questi 33 anni di attività abbiamo sempre creato un filo conduttore tra l’opera scelta e il gala del Dopo Scala, per noi la tavola diventa un palco dove mettere in scena ogni dettaglio, dal menu all’allestimento curati su misura proprio come arredi scenici” Salvatore Quartulli.
E dopo Enrico Bartolini che ha curato l’edizione 2023, quest’anno il menu è firmato da Andrea Aprea, chef dell’omonimo ristorante due stelle di Corso Venezia 52 a Milano, che celebra la Prima del Teatro alla Scala con un menù unico ispirato ai gusti dal Maestro Giuseppe Verdi, in un raffinato dialogo tra storia, territorio e innovazione culinaria.
“Il menù riassume e cattura l’intensità emotiva e il conflitto che caratterizzano l’opera di Verdi, utilizzando ingredienti che riflettono i temi principali della storia” Salvatore Quartulli, Direttore Generale di Caffè Scala
“Per ideare questo menù, mi sono profondamente ispirato alla figura del grande Giuseppe Verdi, non solo come compositore, ma anche come uomo profondamente legato alla convivialità e ai sapori autentici della sua terra” Andrea Aprea, Chef
Si inizierà con quattro proposte di finger food al passaggio – Baccalà mantecato con morbido di patata, Pomodoro giallo, lardo e pane croccante, Zuppa di pane con spalla di San Secondo, e Focaccia ai semi di finocchio e pancetta piacentina – che accompagneranno gli ospiti nel vivo della cena.
Segue un Risotto mantecato al Grana Padano Riserva, funghi e sottobosco, evocando i profumi della terra di Verdi, Lesso di vitello glassato al pepe nero accompagnato da mostarda di Cremona e cavoletti, un tocco contemporaneo a un classico amato dal compositore. Per concludere, il dessert rende omaggio alla tradizione natalizia meneghina: il Panettone 2.0, dolce icona di Milano.
Anche quest’anno saranno coinvolti nella cena giovani all’inizio del loro percorso professionale, ma anche dei ragazzi della Locanda alla Mano di Milano, un progetto sociale di integrazione per giovani con Sindrome di Down e di risorse diversamente abili attraverso l’inserimento lavorativo e lo sviluppo professionale.
Caffè Scala si occuperà però anche della cena per le maestranze tradizionalmente allestita nel retropalco della Scala, un buffet per 500 cucinato su misura dall’Executive Chef di Caffè Scala Palmer Bischetti e dal suo staff.