Ogni due anni si tiene durante Sirha, la finale del prestigioso concorso del Bocuse d’Or. 24 degli chef più promettenti al mondo vivranno due giorni di intensa competizione, il giudice che dovrà dare il meglio di sé per cercare di vincere il miglior trofeo nel mondo della gastronomia.
Il Bocuse d’Or è stato creato nel 1987 dallo chef stellato Paul Bocuse, con l’obiettivo di promuovere l’eccellenza culinaria su scala globale. Ogni squadra in gara ha 5 ore e 35 minuti per preparare un piatto su un piatto da portata e un piatto individuale.
Le squadre dovranno cucinare piatti classici e essere creative. Per il vassoio, i candidati dovranno promuovere la selvaggina, il foie gras e il tè. Per il piatto, dovranno lavorare con sedano, ombrina boccadoro e aragosta.
L’Italia, finora, non è mai riuscita a primeggiare nella competizione, ma quest’anno i suoi rappresentanti sono agguerriti e molto preparati, decisi a conquistare il podio.
Il cuoco che gareggerà per i colori italiani sarà Marcelino Gomez, coadiuvato da Benjamin Sorensen (souschef) e Viridiana Franco (commis), all’interno della squadra guidata dal coach Alessandro Bergamo e con il coordinamento di Lorenzo Alessio.
La squadra francese, invece, ha già vinto il Bocuse d’Or otto volte in 19 edizioni. E non è la prima volta che un Marcon partecipa alla più grande competizione culinaria del mondo.
Se nel 2025 Paul Marcon avrà il difficile compito di rappresentare la Francia alla finale del Bocuse d’Or 2025, insieme a Camille Pigot e Christophe Quantin, 30 anni fa, nel 1995, suo padre, Régis Marcon, chef a tre stelle di Saint-Bonnet-le-Froid, nell’Alta Loira, vinceva la prestigiosa statuetta.
La manifestazione sarà anche l’occasione per scoprire le ultime tendenze e le novità nel mondo della ristorazione