Le Pedule E Le Friulane Di Sentier

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Spesso l’amore ti porta a rivoluzionare la vita e questo è il caso di Roberta Segantin, triestina di nascita e ex buyer di moda, che si innamora di Nicola, vigile del fuoco, e decide di trasferirsi a vivere con lui in Veneto.

Una passione in comune, quella per la montagna, è stata invece la scintilla che ha fatto scaturire la nascita di Sentier, l’azienda trevigiana che ha riportato in auge le famose pedule e ha riscoperto le friulane

Soprattutto queste babbucce senza tempo sono sempre più amate. Hanno conquistato Millennials, Centennials  e molti personaggi noti, come Paola Marella o Kate Moss. Un paio di queste calzature sono state avvistate anche ai piedi di George Clooney e della moglie Amal Alamuddin durante il loro soggiorno a Venezia.

Sentier porta avanti la tradizione con il suo modello fatto a mano da esperti artigiani con pazienza, amore e precisione. Tutte le creazioni sono made in Italy, prodotti unici, realizzati con i migliori materiali, con un fascino retrò, rappresentano un modo di essere, uno stile di vita.

Come nasce l’idea di aprire Sentier?

Mi sono innamorata di un paio di “pedule” di mio marito, ormai introvabili, che mi ha portato alla ricerca dell’artigiano che le aveva “prodotte” con le proprie mani più di 30 anni prima. Ritrovando le forme ormai dimenticate da tempo, è riuscito cosi a creare il mio 37! Nasce cosi Sentier, dalla passione per gli oggetti che fanno parte della tradizione italiana e che hanno il potere di evocare emozioni, ricordi e sensazioni, che solo le cose semplici e “sincere” riescono a trasmettere.

Questi scarponcini di cuoio, sono pensati per passeggiare in montagna, ma possono andare bene anche in città?

Certo! Vengono indossati in città con uno stile casual, c’è anche chi li porta con l’abito gessato o in tweed come era solito fare un famoso personaggio italiano (Gianni Agnelli).

Con quale outfit li vedresti indossati?

Sono perfetti con il pantalone di velluto largo, jeans, giacche a quadri, tweed, lane cotte, gonne lunghe, maglioni over, ma anche come ho già detto con abiti gessati o in tweed.

Quindi un prodotto pensato non solamente per militari e alpinisti, che tipo di clientela ve li richiede?

Abbiamo visto che il cliente Sentier si “innamora” dell’oggetto, della cura con cui sono fatte, per i dettagli, per il “profumo” del pellame… questi sono i messaggi e le parole che continuamente ci arrivano dai clienti.

Dopo l’idea degli scarponcini è arrivata quella delle friulane…

Ho abbinato le friulane per creare un connubio per viaggiare in montagna con il bagaglio leggero ed essere sempre “à la page”: la pedula per le passeggiate, le friulane per scendere a cena negli hotels, resorts e lodges esclusivi…

Ci spieghi esattamente cosa sono e la loro storia?

Le friulane venivano realizzate un tempo in casa, con stoffe di recupero di abiti dismessi, utilizzando come suola vecchi copertoni di bicicletta. Poi arrivarono a Venezia e qui divennero prima le calzature predilette dai gondolieri della Serenissima, grazie alla suola antiscivolo che non rovinava la vernice delle preziose imbarcazioni, in seguito vennero adottate anche dai nobili, si dice perché essendo silenziose, permettevano di spostarsi con più facilità nelle stanze delle amanti segrete.

 Quindi una calzatura che non si rivolge solo ad un pubblico femminile?

Entrambe, pedule e friulane, sono unisex.

Come vengono prodotte?

Oggi come allora sono realizzate dalle nostre artigiane con stoffe selezionate di alta qualità, velluti e lane, cucite e confezionate interamente a mano. Non vengono utilizzate colle, la suola in gomma riciclata e riciclabile che riproduce fedelmente il vecchio copertone, viene cucita a mano con filo cerato.

Insomma dietro ad entrambi i prodotti c’è un’attenzione alla tradizione e all’artigianalità tutta italiana?

Tessuti, pellami, materiali sono tutti italiani, confezionate in Italia, da artigiani italiani. Tutelare l’artigianalità e la tradizione e riuscire a tramandare tutto questo, dovrebbero essere un impegno comune. Mai come ora dopo tanti anni, l’artigianalità è vista come il futuro ed un valore da preservare.

Quanto è importante l’impatto che ha la realizzazione dei vostri prodotti sull’ambiente?

I materiali sono tutti naturali, cuoio, gomma, ferro, cotone, nessuna plastica. Le scatole sono fatte di carta riciclata (quella del “fritoin”), così come i cartellini ed i biglietti con la storia di Sentier, che accompagnano le nostre “creazioni”

Hai una clientela solo italiana? Dove si possono acquistare i vostri prodotti?

La clientela è Internazionale dal Giappone agli Stati Uniti. Il mercato più importante è l’Italia. La nascita dell’online un anno fa, ci ha permesso di raggiungere Paesi dove con le nostre forze non saremmo potuti arrivare.

Tornando alle friulane, se dovessi scegliere di farle indossare ad una donna ‘di stile’, a chi penseresti?

Abbiamo una vasta clientela, viaggiatori, architetti, giornalisti, cantautori, artisti, scrittori, food-bloggers, avvocati… Penserei ad un’icona di stile come Jacqueline Kennedy o Carolyn Bessette

Quando indossarle? Sono indicate per ogni occasione e stagione?

Sono indicate in ogni stagione, temono solo la pioggia… Perfette da mettere ai piedi in tempo di smart working

A quale capo di abbigliamento si abbinano meglio?

Io le porto con lo smoking, gonne lunghe, i jeans, giacca e pantaloni larghi, abiti lunghi, da giorno e da sera… Abbiamo avuto anche delle spose

Cosa rispondi a coloro che sostengono che con la scarpa a rasoterra, si corre il rischio di non sentirsi eleganti e tantomeno femminili?

Rispondo che oltre la comodità sono molto chic…

Quindi cari tacchi rassegnatevi a spartire la scena con queste babbucce che sono più chic delle espadrillas, più aristocratiche delle ballerine, che appena le provi te ne innamori e non le vorresti lasciare più. Una scelta di stile precisa, sofisticata, understated.

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