Osteria Ovino, un angolo di Abruzzo a Milano

Osteria Ovino, un angolo di Abruzzo a Milano

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Nel centro di Milano, vicino al cuore pulsante della Darsena, da febbraio ha aperto un angolo d’Abruzzo, l’Osteria Ovino.
Il termine osteria, sta ad indicare che qui, ci si rivolge alla tradizione, alle ricette ed al territorio, di una regione poco conosciuta dal grande pubblico e spesso sottovalutata.
Per quello che riguarda il locale, invece, strizza l’occhio ai milanesi che frequentano la zona, ben arredato con colori caldi e legno naturale, luci a giorno, grandi vetrate che danno sulla strada per ammirare il via vai, e molta cura ai dettagli.
La stessa cura che viene messa nella cucina. I proprietari, gli stessi de L’Angolo di Casa (sempre nel capoluogo lombardo), propongono infatti, una ristorazione semplice e particolare, ma con altissima qualità dei prodotti, che vengono acquistati direttamente dai produttori del territorio.
Un menù tipo? Io sono partita da una selezione di affettati misti del Gran Sasso, piatto nel quale ho potuto gustare il tipico capocollo, il salame al vino Montepulciano, la porchetta, celebre del territorio quasi quanto quella di Ariccia, ed il formaggio fritto.
Come primo piatto, ho trovato buone la Chitarra con pallottine alla Teramana (piccole polpettine di carne), ma mi hanno conquistato i gnocchetti caserecci di patata di Avezzano (dalla forma leggermente romboidale) conditi con un ragù d’agnello e ricotta di pecora.
A seguire i piatti più tipici d’Abruzzo: le costolette d’agnello in padella con aromi e gli Arrosticini classici, serviti con le patate di Avezzano fatte a chips.
Per chi non amasse la carne, c’è una buona alternativa di pesce, come le Alici “OVINO” impanate e fritte o la spadellata di gamberi e scampi dell’Adriatico all’olio e rosmarino.
Buona anche la scelta dei dolci, che va dai classici ad alcune proposte più tipiche abruzzesi, come quella che ho assaggiato, la Pizza Dolce dello Chef. A proposito, in cucina troviamo come chef, Valeria Messina e Nicolò Alì.
Se la cucina è particolarmente curate, non da meno lo è la cantina. In abbinamento ai piatti infatti, si possono gustare ben 500 etichette, in massima parte italiane ed anche qualcosa di francese.
Un’ultima annotazione la vorrei riservare all’olio, spesso sottovalutato. Ho scoperto qui quello dell’Azienda Agricola Persiani, e me ne sono innamorata. Rappresenta appieno la sua regione, con un profumo straordinario ed il suo aroma fruttato dalla grande personalità.
 
Interno Osteria Ovino
Selezione di affettati misti del Gran Sasso
La Chitarra con pallottine alla Teramana
Gnocchetti caserecci di patata di Avezzano
Costolette d’agnello in padella con aromi 
Patate di Avezzano fatte a chips
Una delle bottiglie della cantina
Azienda Agricola Persiani

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