Torta dei Magi, il dolce dell’Epifania

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Galette des Rois Egalitè

Il 6 gennaio si festeggia l’Epifania, una festa cristiana che nelle confessioni di tradizione occidentale celebra la manifestazione di Dio incarnato in Gesù Cristo al mondo. La stessa festa nelle Chiese di riti orientali è nota con il termine equivalente di Teofania.

Oggi la tradizione commemora nella stessa giornata anche la Befana, versione popolare della festa, dedicata principalmente ai bambini, in cui un’anziana donna che indossa vestiti logori e vola su una scopa e dona dolci o carbone, a seconda che i bimbi siano stati bravi o cattivi nell’anno passato e che ufficialmente ‘porta via tutte le festività’.

Ma come si è arrivato a festeggiare la giornata in cui si commemora la visita dei re Magi a Gesù in Betlemme, con quello della befana?

Nel passato, intorno al X-VI secolo a.C. in questa giornata, veniva effettuato un rito pagano, legato all’agricoltura, con il quale si ringraziava per il raccolto dell’anno prima e ci si augurava un buon anno nuovo. 

Dal IV sec. d.C. però, la Chiesa di Roma iniziò a condannare tutti i riti pagani, in quanto si pensava che dietro essi ci fossero influenze sataniche. Nasce così questa figura apparentemente malevola, la Befana, tuttora rappresentata come una figura cattiva e “brutta”, ma allo stesso tempo buona.

La festa della Befana o dell’Epifania è viene festeggiata in tutta Italia, anche se in alcune zone è più sentita che in altre, ma viene celebrata anche in buona parte del mondo, tanto da aver legato dolci tipici a questa ricorrenza, che nonostante le diversità, richiamano tutti la Torta dei Magi. Vediamo insieme quelli più caratteristici.

Italia – Torta dei Magi e Carbone dolce

In Liguria la tradizione prevede la realizzazione della famosa Torta dei Magi, una ciambella decorata che si prepara facilmente usando pochi e semplici ingredienti. Un dolce lievitato da forno, al cui interno si trova uvetta, granella di zucchero, mandorle e canditi. La forma e l’aspetto richiamano da un lato la corona reale e, dall’altro lato, la ricchezza e la fastosità dei Re Magi: un significato particolare è legato alla presenza dei canditi che decorano la superficie della ciambella, che simboleggiano pietre preziose e gioielli. In questa festività viene anche regalato il carbone dolce che richiama i falò che venivano costruiti per il rito pagano legato al rinnovamento della terra. Inizialmente venivano inseriti nella calza solo per ricordarsi della tradizione. Solo successivamente ha assunto il significato attuale di castigo per i bambini che si sono comportati male l’anno precedente

Francia – Galette des Rois

Per la Francia, la Galette des Rois rappresenta il dolce per eccellenza per celebrare la venuta dei Re Magi. La tradizione di questo dolce ha origine medievale tanto da comparire già nelle cronache dell’anno Mille e come dolce tipico sulle tavole dei re di Francia. A partire dal 6 gennaio si dà avvio al consueto gioco di “tirare a sorte un re o una regina”: il più anziano a tavola taglia la Galette in tante fette quanti sono gli ospiti, mentre il più piccolo si nasconde sotto il tavolo e decide a chi spetta ciascuna. Solo colui o colei che trovano la fève viene quindi eletto re o regina della giornata. Questo speciale dolce si presente come un tortino basso a base di pasta sfoglia dorata con un ripieno di crema frangipane, ma l’ingrediente più “curioso” è la fève, una piccola sorpresa che si nasconde nel suo impasto. In origine era una fava o un fagiolo, nel caso di Égalité, dove potete trovare questo dolce, come altre specialità francesi, direttamente a Milano, ritrae i personaggi della Rivoluzione francese.

Spagna – Roscòn de Reyes

L’origine del Roscón de Reyes sembra essere in relazione con i Saturnalia romani, le feste dedicate al dio Saturno in concomitanza con i giorni successivi al solstizio di inverno. Per questi festeggiamenti, si elaboravano torte rotonde con fichi, datteri e miele, che venivano distribuite indistintamente a plebei e schiavi. Già nel secolo III, si introduceva all’interno del dolce una fava secca e il fortunato a cui capitava veniva nominato ‘re dei re’ per un breve periodo di tempo precedentemente stabilito. Noto anche come Rosca de Reyes in America Latina, il dolce spagnolo ha la forma di una ciambella, l’impasto è aromatizzato con acqua di fiori d’arancio, viene decorato con frutta candita o caramellata in vari colori e può essere ripieno di panna montata o crema. Esistono anche le varianti tartufo e cioccolato. Oggi al suo interno sono presenti due “sorprese”: una figurina e una fava secca. Se ti capita la prima sei ‘il re della giornata’, se invece trovate nella vostra fetta la fava, sarete voi a dover comprare il dolce l’anno seguente.

Portogallo – Bolo rei

Il bolo rei è quasi il gemello del roscón de reyes spagnolo: la differenza tra i due sta nel fatto che nella ricetta del bolo rei ci sono uvetta, frutta secca e Porto, e nel roscón de reyes no, mentre in quest’ultimo si trova l’aroma di acqua di fiori d’arancio, e spesso viene tagliato a metà e farcito di panna montata. Anche il bolo rei, quindi, ha la forma a ciambella che ricorda una corona, da cui il nome, che rimanda ai Re Magi e ai loro doni: la torta (bolo) è infatti dorata, impreziosita da gemme colorate (i canditi tagliati a pezzi grossi), e profumata. I simboli: oro, mirra e incenso. La ricetta del dolce tipico del Natale portoghese nasce in Francia e arriva in Portogallo nel 1829 con l’apertura della pasticceria che serve ufficialmente a famiglia reale: la Confeitaria Nacional. Il bolo rei viene posto al centro della tavola delle feste la sera della vigilia e mangiato tra Natale e l’Epifania; secondo la tradizione chi trova una fava (o fagiolo) nascosta al suo interno dovrà pagare per il dolce dell’anno successivo.

Grecia – Vasilopita

La vasilopita è un dolce tipico delle feste ed anche se nella maggior parte dei casi essa viene preparata in occasione di San Basilio Magno, che cade il 1° Gennaio, non mancano le riproduzioni in altri periodi dell’anno, come Natale e l’Epifania. E’ conosciuto non solo in Grecia, ma anche in gran parte dell’Europa Orientale e nei Balcani. La caratteristica principale di questa torta è che in essa viene nascosto un oggetto, solitamente una moneta, che sarà di buon auspicio per chi la troverà. Questa tradizione è spesso legata ai Re Magi e al loro trasporto di “doni”. La vasilopita ha una ricetta diversa di casa in casa, poichè viene preparata in maniera differente a seconda delle tradizioni familiari. Quel che accomuna un po’ tutte le versioni è la semplicità di ingredienti e di preparazione e la sofficità del risultato finale, con una consistenza simile ad una classica torta paradiso, con una consistenza morbida che la rende ideale per essere mangiata al naturale o per essere farcita con una crema delicata.

Svizzera – Dreikönigskuchen

Il dolce della Befana tipico in Svizzera è il dreikönigskuchen, un pan-brioches molto particolare perché realizzato da tante diverse “palline” disposte a forma di fiore e con mandorle a lamelle e zucchero sparso sulla superficie. Come molti dolci della Befana, anche al suo interno viene inserito un piccolo regalino, un oggettino o una moneta. Chi lo troverà sarà il vero re della festa. Per questo spesso viene servito con una coroncina nella sua sommità. L’usanza del re e della moneta era quasi dimenticata in Svizzera. Era il momento giusto per lanciare un nuovo prodotto da forno nelle panetterie e nei negozi di alimentari: era il 1952 quando il folclorista ed esperto di pane basilese Max Währen presentò la sua ‘corona dei re Magi’ insieme con l’associazione dei mastri panettieri e pasticcieri, la popolazione si era già lasciata alle spalle gli anni difficili della guerra e del primo dopoguerra, l’economia prosperava e la gente guadagnava abbastanza da potersi concedere un dolce sfizio non troppo di rado. Lo stesso Währen, che nel 1979 ha ricevuto dall’Università di Zurigo il titolo di dottore honoris causa, si meravigliava di tanto successo e dichiarava di non conoscere nessun’altra ricetta recuperata dal passato che fosse tornata così prepotentemente in auge

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