Alla scoperta delle capsule di caffè

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Abbiamo già parlato di caffè, di come nasce, di come viene valutato, dei processi di lavorazione e delle principali tipologie. Ma una volta arrivato nelle nostre mani, come procediamo per gustarci la nostra gustosa tazzina di bevanda calda?

I principali metodi per la preparazione di un buon caffè si possono raggruppare principalmente in quattro tipologie: moka, espresso, filtro e monoporzioni.

Quando parliamo di monoporzioni, o caffè porzionato, che siano cialde o capsule, ci si riferisce a una singola dose di caffè tostato e macinato, pronto all’uso, grazie a una macchina erogatrice.

Il limite indiscusso di questo metodo però è lo smaltimento delle capsule. In Italia, infatti, vengono consumati ogni anno ca. 1 miliardo di capsule che producono 12.000 tonnellate di rifiuti con plastica e alluminio, che non si riesce a separare.

Per saperne un po’ di più abbiamo posto alcune domande a Lara Seghezzi, titolare e ideatrice di Attimo Caffè, nuovo marchio che nasce proprio con questo obiettivo, presentare un ottimo prodotto, con blend provenienti dalle piantagioni più pregiate, ma soprattutto con capsule certificate ‘OK Compost Home’ completamente compostabili a casa e pertanto ecosostenibili, in quanto sono realizzate con materiali provenienti da fonti rinnovabili quali cellulose e olii vegetali.

Partiamo dalla base. Qual è la differenza tra capsule e cialde?

La differenza è nei materiali con cui sono fatte, nella forma e ovviamente nella tipologia di macchina espresso necessaria per poterle usare.

Le maggior parte delle capsule in commercio hanno un involucro rigido solitamente prodotto in alluminio e plastica. Questi materiali non fanno passare l’aria (nemica del sapore) e quindi garantiscono un’ottimale conservazione di aromi e sapori del caffè. Oggi, fortunatamente, la tecnologia si è evoluta.

In commercio stanno iniziando a vedersi capsule completamente compostabili realizzate con materiali naturali come la cellulosa e oli vegetali. Si chiamano IML Impact Zero e hanno il grande vantaggio di creare una barriera all’ossigeno che impedisce al caffè di ossidarsi e quindi di perdere di sapore. Di fatto svolgono la stessa funzione protettiva per il caffè della plastica e dell’alluminio, ma offrono il grande vantaggio di essere ecologiche perché compostabili e smaltibili nell’umido di casa o nella compostiera da giardino.

Le cialde invece, oltre ad avere una forma che ricorda una piccola navicella spaziale, sono realizzate con involucri di carta sottile, simile a un tessuto, per permettere al vapore caldo prodotto dalla macchinetta di attraversare e quindi “fare il caffè”. Ma proprio la traspirabilità necessaria obbliga i produttori a imbustarle in sacchetti singoli di plastica. Se la cialda di per sé non è inquinante, il sacchettino che la preserva sì. Fortunatamente anche per questa tipologia di caffè mono porzionato stanno arrivando sul mercato nuovi materiali completamente ecosostenibili che permettono di evitare i sacchetti monoporzione senza far perdere qualità e sapore al caffè.

Quanti grammi di caffè ci sono in una capsula e con questa metodologia si possono usare tutte le tipologie di caffè?

Solitamente all’interno di una capsula ci sono tra i 5,5 e i 6 g di caffè. Per realizzare la miscela contenuta all’interno si possono usare tutte le origini e tipologie, creando vere e proprie ricette con gusti definiti. Per Attimo Caffè i nostri esperti master coffee hanno creato 5 miscele con caffè provenienti da 7 paesi: Brasile, Honduras, Perù, Etiopia, Uganda, India e Vietnam. Le nostre proposte includono 2 miscele 100% arabica, una 20% Arabica 80% Robusta, una 100% Robusta (il nostro decaffeinato) e una 80% Arabica 20% Robusta.

Come si capisce se le capsule sono compostabili?

È fondamentale, come per qualsiasi prodotto non solo per le capsule, leggere l’etichetta. Per il nostro abbiamo ottenuto due certificazioni da un ente certificatore tra i più rigorosi e accreditati a livello internazionale, Tüv Austria. Attimo Caffè è quindi certificato OK Compost Home e OK Biobased. Non ci si può definire “compostabili” da soli, bisogna fornire dati che vengono attentamente valutati con metodi oggettivi da esperti del settore per poi ottenere la certificazione. Questa rappresenta una garanzia assoluta per il consumatore.

Parliamo dello smaltimento delle capsule, come avviene normalmente?

Normalmente per essere smaltite le capsule andrebbero svuotate dal residuo di caffè, che va buttato nell’umido. L’involucro esterno va invece gettato nella plastica o nell’alluminio in base alle procedure indicate dal proprio Comune. È un’operazione semplice, eppure in pochi si preoccupano di farla. Partendo da questo problema di vissuto quotidiano in famiglia, è nata l’idea di andare alla ricerca di una soluzione, una tecnologia e un materiale che potesse rispondere a questa esigenza. Così è nato Attimo Caffè.

Le vostre capsule però hanno un plus in più. Ci spiega come si possono eliminare?

La novità delle nostre capsule, che ci rende gli unici nel mercato italiano, è la possibilità di essere smaltite anche nella compostiera da giardino. In mancanza di questa, le capsule esauste possono essere conferite nell’umido. Si decompongono in 12 settimane e si disintegrano completamente in 26 settimane a temperatura ambiente tra 20 e 30 gradi in un cumulo di compost da giardino, senza lasciare traccia. Siamo consapevoli che la compostiera da giardino, già molto utilizzata nel nord Europa, non sia così presente in Italia. Ma in questo sta, per noi, la cifra dell’innovazione vera: fare le cose quando ancora non sono comuni, finché diventano un’abitudine. Serve sempre qualcuno che abbia l’intuizione, ma anche il coraggio, di farlo per primi.

Perché è meglio che una capsula sia compostabile che biodegradabile?

Una capsula compostabile, come tutti i materiali compostabili, si può smaltire nei contenitori dell’umido che abbiamo a casa, e che dopo la raccolta vengono trattati in un sito di compostaggio industriale, dove gli elementi naturali (olii vegetali e cellulosa, nel caso delle capsule Attimo Caffè) si scompongono trasformandosi in compost attraverso un processo di biodegradazione aerobica. Ne nasce un materiale simile al terriccio scuro, ricco di sostanze nutritive, che può essere utilizzato in agricoltura. Un materiale compostabile è anche biodegradabile. Un materiale solo biodegradabile va smaltito con un’altra filiera, in grado di separare gli elementi che lo costituiscono, richiedendo un tempo più lungo.

Perché è importante che si possa compostare anche in casa propria?

Una capsula certificata Ok Compost Home rispetto ad una capsula solo compostabile ha come vantaggio quello di non creare rifiuti. Una semplice capsula compostabile implica un processo di smaltimento che ha un impatto sull’ambiente non indifferente. Basti pensare che le normali capsule Ok Compost Industrial necessitano di un’operazione di smaltimento a 60° con temperatura costante oltre al trasporto verso i centri di raccolta rifiuti. Cone le nostre OK Compost Home, tutto questo non è più necessario.

Per essere riconosciute come compostabili ed ecosostenibili servono certificazioni. Chi deve darle perché siano credibili?

Le certificazioni sono una garanzia per il consumatore, perché sono emesse da enti terzi super partes a fronte di raccolta di informazioni, analisi e verifiche. Nel caso di Attimo Caffè, le capsule IML Zero Impact sono certificate OK Compost Home da Tüv Austria, tra i principali enti certificatori per la sicurezza alimentare, ambientale e della qualità, è una garanzia anche per noi stessi.

Cosa significa che le vostre capsule sono realizzate con materie prime da fonti rinnovabili?

Le nostre capsule sono realizzate con un biopolimero prodotto da microorganismi attraverso un processo di fermentazione in cui l’acido grasso degli oli vegetali diventa il materiale base di cui sono composte. La materia prima di queste capsule proviene da oli vegetali e cellulosa. Sono certificate Ok Biobased, con un livello di quattro stelle su quattro, il massimo raggiungibile.

Il termine Biobased si riferisce alla materia prima di un materiale, l’inizio del ciclo di vita. Rappresentano la Next Gen di capsule e un significativo passo avanti verso un mondo fossil free.

Come abbiamo visto, la nostra scelta è importante, abbiamo il potere in mano e possiamo fare la differenza per un mondo migliore.

Conoscere significa saper scegliere e aver chiaro l’obiettivo, perché ognuno con piccoli gesti deve fare la sua parte. Speriamo così di aver contribuito a fare un po’ di chiarezza sul mondo delle capsule.

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