Differenze tra Colomba e Agnello pasquale

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colomba pasquale ricoperta di glassa con mandorle

Colomba o Agnello pasquale? Spesso quando ci fanno questa domanda, rispondiamo pensando che in realtà si tratti dello stesso prodotto, semplicemente dalla forma differente.

Invece, dietro ogni dolce c’è una storia e una tradizione, nel caso poi di queste due tipicità, si parla anche di due ricette legate al territorio, visto che la prima nasce a Pavia, mentre il secondo è caratteristico della Sicilia, ma entrambi ormai si possono consumare in tutte le migliori pasticcerie del nostro Paese.

Ma vediamo nel dettaglio ciò che li caratterizza e qual è la loro origine.

Colomba Pasquale:

Colomba pasquale ricoperta di glassa e zucchero a velo della pasticceria Lanfranchi di Cremona

Si tratta di un prodotto dolciario lievitato, foggiato a forma di colomba, tradizionalmente consumato appunto, durante il periodo pasquale.

La realizzazione della colomba pasquale è piuttosto complessa e il suo impasto richiede ben cinque fasi di lavorazione. Tra una fase e l’altra sono richieste alcune ore di levitazione del prodotto.

Rispetto al panettone, altro celebre lievitato che si usa consumare nel periodo natalizio, contiene un maggior apporto di burro e uova e anche una buona quantità di arancia candita in sostituzione all’uvetta.

L’interno può essere farcito mentre una glassa formata da zucchero, albume e mandorle la ricopre o, in alternativa ci può essere uno strato di cioccolato o pasta di mandorle e completata di motivi decorativi.

L’usanza di foggiare l’impasto in modo da riprodurre una colomba, pare risalga all’assedio di Pavia da parte di Alboino ne l572. Il re tolse l’assedio della città in seguito all’offerta di un pandolce a forma di colomba, simbolo di pace, offertagli da un corteo di vergini.

Agnello Pasquale:

E’ un dolce pasquale a forma di agnellino, di taglia variabile, dai 10 ai 20 cm di altezza, a seconda dello stampo utilizzato. Esistono anche esemplari di dimensioni notevoli.

 E’ dentro le mura dei monasteri e dei conventi che, secoli fa, abili suore hanno iniziato la tradizione, assemblando gli ingredienti: pasta di mandorle, pistacchi e zucchero. Inizialmente veniva realizzata per un consumo interno e poi, nel tempo, per la commercializzazione al di fuori delle mura.

Oggi durante la Settimana Santa, questo dolce fa bella mostra di sé nelle pasticcerie, soprattutto siciliane, inalberando il rosso vessillo bianco crociato, simbolo del Cristo risorto.

Decorazioni e glassatura seguono l’estro dei maestri artigiani, che, con cura, dipingono le forme degli agnelli come opera d’arte da esporre al pubblico.

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