Indice Bigot

X
Se non studi ti mando a zappare la terra”. Sarà capitato a molti di voi di sentir dire in passato questa frase, rivolta a scolari poco volonterosi, ma oggi giorno non è più attuale. Conoscere la terra infatti, è fondamentale per ottenere buoni prodotti e quindi bisogna apprendere.
L’importanza della cantina
Parlando in campo vitivinicolo ad esempio, c’è stata una vera e propria trasformazione. Nel secolo scorso si considerava che la qualità del vino derivasse dalla cantina, dando molta importanza ai consulenti. Negli anni ’70 vengono sostituiti i recipienti di cemento con quelli di metallo, le grandi botti si sono ridotte in pezzature più piccole, fino ad arrivare alle barrique, si cercavano i metodi per estrarre il più possibile dalle bucce.
L’importanza del vigneto
Col passare del tempo le cose cambiano, si capisce l’importanza del vigneto, e quindi quanto sia rilevante conoscere la terra, la vigna conquista lo stesso livello della cantina. Alcuni antesignani avevano già introdotto questa filosofia, grazie al divieto dell’uso di prodotti chimici o come Rudolf Steiner, studioso austriaco degli anni ’20, che ha iniziato ad illustrare agli agricoltori i principi dell’agricoltura biodinamica.
La stessa teoria è stata adottata dai produttori di vini naturali che rappresentano la vera svolta. Piccole produzioni che spesso presentano impurità, che però non vengono viste come tali dagli intenditori, al contrario, vengono interpretate come il risultato della minor manipolazione del prodotto. Questo procedimento ha smosso il mondo vitivinicolo, che si è differenziato dando vita a vini biologici, organici o vegani.
L’indice Bigot
Oggi è un momento di grandi cambiamenti: dopo aver visto lo storytelling che dava evidenza alla storia, torna protagonista l’uomo. E la sintesi perfetta del rapporto tra uomo e vigneto è sintetizzato nell’Indice Bigot.
Questo indice è stato pensato e realizzato da Giovanni Bigot, agronomo friulano, che dopo anni di studi ed osservazioni, ha messo a punto un metodo di valutazione, scientifico ed innovativo, del potenziale qualitativo di un vigneto, prendendo in considerazione i fattori viticoli che hanno influenza diretta sulla qualità del vino: produzione, chioma, rapporto tra foglie e produzione, sanità delle uve, tipo di grappolo, stress idrico, vigore, biodiversità e microrganismi, età del vigneto.
Un paio di anni fa Bigot è arrivato al Castello di Cigognola, i cui vigneti sono gestiti da Gabriele Moratti e dall’AD Gian Marco Baldi, tremila ettari di Pinot Nero distribuiti su colline serrate con pendenze decise che chiudono in valli strette, un terreno particolare con un clima altrettanto unico.
Basandosi sulle sue conoscenze è partito analizzando tre punti fondamentali: suolo, clima e vitigni. I primi due bisogna conoscerli, ma non sono modificabili, ciò su cui bisogna lavorare è il terzo, ovvero la vite, osservandola ed anticipando eventuali problematiche nel modo più naturale possibile.
Questo indice sostanzialmente, dà la possibilità di approfondire degli argomenti, di acquisire conoscenze nuove e di coltivare il vigneto in un modo che possa essere migliorato grazie a queste conoscenze.
Per poter valutare con precisione e rapidità la situazione fitopatologica del vigneto stesso, Bigot ha creato l’APP 4grapes® che vuole diventare lo standard internazionale per il monitoraggio intelligente del vigneto.
Pensata per tutto il personale che visita le viti, raccoglie informazioni rilevate in vigneto, che così non andranno più perse, bensì archiviate e condivise in tempo reale nella rete aziendale, così da avere una visione globale del vigneto in ogni momento ed è integrata la rete neurale/intelligenza artificiale per il riconoscimento da immagine, così da facilitare chi non è ancora capace di identificare i sintomi delle malattie della vite.
Sono molte le problematiche che si possono riscontrare, ma ora si potrà introdurre nei vigneti, una viticultura di precisione che si avvale di una tecnologia che permetterà, per chi lo vuole, di intervenire nel vigneto, nel momento opportuno, per cercare di proteggerlo e difenderlo meglio. 
Condividi: