Il miglior rosé al mondo è di Maso Martis

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Il Trentodoc Maso Martis Rosé Extra Brut di Maso Martis, azienda trentina guidata dalla famiglia Stelzer, tra le top della spumantistica italiana e non solo, si classifica come il miglior rosè al mondo.

A decretarlo è stato Wine Searcher, il portale di monitoraggio e comparazione dei prezzi del vino a livello mondiale, che ogni anno stila la classifica The World’s Best Rosé firmata da Nat Sellers, che per il 2023 vede al primo posto della top 10 un vino italiano e non un rosato fermo, come gli altri presenti in classifica, ma un metodo classico, precisamente. 

Il campione del mondo trentino ha surclassato grandi nomi. Tra questi Cheau d’Esclans e Miraval, la tenuta niente meno che, di uno degli attori più iconici dell’universo: Brad Pitt.

maso martis vigneto

Maso Martis è una cantina nata nel 1990, grazie ad Antonio Stelzer e all’allora fidanzata Roberta Giuriali che hanno dato vita una delle realtà della spumantistica nazionale tra le più premiate.

Oggi conta su 12ettari di vigneto di proprietà condotti a regime biologico, una produzione di circa 120mila bottiglie all’anno vendute per il 95% in Italia e per il resto all’estero (Europa, Giappone, Stati Uniti).

Sin dall’inizio si sono dedicati, quasi esclusivamente, all’arte della produzione di spumante metodo classico: una vera e propria sfida allora, dove questa tipologia di prodotto del Trentino non aveva ancora raggiunto la reputazione di alta qualità ottenuta oggi, grazie al marchio TRENTODOC.

Il metodo classico è il vino che i titolari amano di più e che per loro, meglio rappresenta il terroir del Trentino, il vino che hanno scelto per passione, complici la giovinezza e l’entusiasmo con il quale sono partiti.

Oggi la produzione di metodo classico è parte integrante della loro quotidianità, che ha abbracciato negli anni una selezione e gestione particolare del vigneto, tutto di proprietà. Ad affiancare Antonio e Roberta Stelzer, attualmente ci sono le figlie Alessandra e Maddalena.

Maso Martis si trova a Martignano, ai piedi del Monte Calisio (detto anche Argentario) sopra Trento, a 450 metri di altitudine: un terreno montano che conosce la coltivazione già dalla fine del 1800, ottimamente esposto e accarezzato dalla brezza di montagna.

Ogni bottiglia rispecchia l’annata nella quale è stata prodotta e l’attenzione nella cura della vigna, e di ogni dettaglio è frutto di un prezioso lavoro di gruppo, dove la presenza di Daniele Tomasicon, Daniel Fedrizzi in vigna e di Matteo Ferrari in cantina, sono parte integrante del progetto.

Il Rosé Extra Brut di Maso Martis è stato descritto da Wine-Searcher con note floreali di frutti di bosco, brioche lievitata, frutta rossa e spezie da forno insieme a bollicine delicate, citando anche la recensione dell’autorevole magazine Wine Enthusiast che lo ha definito “uno spumante secco, delizioso”.

Il primo posto in classifica è arrivato anche grazie all’assegnazione di 92 punti attribuiti a questo rosé da 11 critici internazionali.

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