Tra assenze, novità e polemiche è stato ufficializzato il calendario della Milano Fashion Week maschile

Tra assenze, novità e polemiche è stato ufficializzato il calendario della Milano Fashion Week maschile

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Nei giorni scorsi si è parlato della Camera Nazionale della Moda per il rinnovo dei vertici e con esso, il proposito del rilancio organizzativo del fashion system italiano.
Le novità sono state molte, a partire da un nuovo direttivo, eletto il 17 aprile scorso,  che vede la riconferma del presidente Mario Boselli, quattro nuovi

vicepresidenti, Patrizio Bertelli vicario, Diego Della Valle (neo iscritto alla Cnmi), Angela Missoni, Gildo Zegna, e due consiglieri delegati, Giovanna Gentile Ferragamo e Stefano Sassi (ad Valentino).

Ma soprattutto stavolta, anche i grandi nomi della moda, hanno deciso di investire, per un progetto comune che non sia la propria azienda, e, dopo anni di diatribe interne e di attacchi dall’estero, commisurando le quote associative ai fatturati, i grandi marchi sono arrivati a sborsare fino a 250 mila euro ciascuno.
Ma veniamo alla Milano Fashion Week maschile in programma dal 22 al 25 giugno, una specie di prova generale. Il calendario si aprirà, come da tradizione, con la sfilata di Corneliani e terminerà con quella di Frankie Morello. Nei quattro giorni sono previste 37 passerelle.
La prima giornata vede un big come Versace e nomi apparentemente nuovi come quello di Andrea Incontri, già conosciuto in realtà durante la moda donna, ed il giovane Andrea Pompilio, che verrà ospitato nello spazio di via Bergognone, da Giorgio Armani.
Il secondo giorno sarà concentrato sui grandi nomi, a partire da Bottega Veneta, a cui seguono Trussardi, Iceberg, Salvatore Ferragamo Calvin Klein, Westwood, Prada e Monler. Unica novità lo stilista cinese Jiwenb.
Lunedì aprirà Diesel, e poi troveremo Emporio Armani, John Richmond, Gucci , Etro, Canali, Fendi e Dirk Bikkenberk.
Nella giornata conclusiva gli occhi saranno puntati sulle passerelle di DSquared2, Giorgio Armani, Ermanno Scervino, ZZegna e Frankie Morello.  
Da sottolineare la sfilata-show di Philipp Plein, una della più originali, che per la prima volta entra nel calendario ufficiale e che chiude la prima giornata, novità poi per Ermenegildo Zegna, che quest’anno presenterà la collezione in un’unica sfilata, e non col consueto doppio defilé ed abbandonerà anche la location tradizionale di via Savona, quartier generale della maison, optando per la volta di piazza VI Febbraio.
  
Tra i grandi assenti Burberry Prorsum, Enrico Coveri e Moschino, che quest’anno ha preferito Shanghai alla capitale italiana della moda. L’assenza in calendario di Dolce&Gabbana invece, è legata ad una polemica scoppiata, dopo che il neo vice presidente della CNMI, Patrizio Bertelli aveva dichiarato ‘Chi non è associato, da settembre sarà fuori dal calendario ufficiale’, ottenendo come reazione da parte dei due stilisti la richiesta di essere cancellati.

Oltre alle sfilate, in queste quattro giornate, si potrà assistere a 40 presentazioni, di cui 7 su appuntamento, e 12 eventi, ad iniziare da quello del 21 giugno organizzato da Carlo Pignatelli.
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